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Lazio, dalle parole ai numeri: perché Sarri punta su Insigne
Non si è mai nascosto Maurizio Sarri, né l’ha fatto Lorenzo Insigne. Un binomio calcistico che ha dato tanto negli anni di Napoli. Il Comandante in panchina e il ragazzo cresciuto a Frattamaggiore sulla fascia, insieme, hanno scritto pagine importanti per quanto amare della storia della squadra partenopea. Lo stesso tecnico della Lazio nel giorno della conferenza di presentazione aveva sottolineato di aver “ricevuto tantissimo da Insigne”, che spesso negli anni aveva definito “il miglior calciatore italiano” in circolazione. Parole, ma anche numeri a valorizzarle.
Insigne, oggi, è con novantasei gol il terzo miglior marcatore italiano ancora in attività alle spalle di Immobile e Berardi. Scende invece al settimo posto se si contano anche gli stranieri Dybala, Zapata, Lautaro e Dzeko. Ma non solo. Anche dal punto di vista degli assist l’ex Napoli è in alto in classifica: nella graduatoria all time si piazza infatti al nono posto con settantaquattro passaggi vincenti alle spalle di Totti, Baggio, Del Piero, Rivera, Pirlo, Cassano, Candreva e Hamsik. Tutti questi motivi, nonostante gli anni passati in Canada, spingono Maurizio Sarri a volere ancora Lorenzo Insigne al suo fianco, questa volta alla Lazio.
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