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Venerdì notte il grande spavento e la corsa verso l'ospedale di Poole. Lunedì pomeriggio le dimissioni: definito fuori pericolo dai medici. Paul Gascoigne, ancora una volta, è stata una vittima dei suoi vizi. Nella sua villa lo aveva trovato Steve Foster: grande amico e assistente personale dell'ex calciatore della Lazio e dell'Inghilterra.
Dopo il ricovero, aveva dichiarato: "Adesso è in ospedale, il posto migliore in cui possa stare in questo momento". Dalla terapia intensiva è passato ad uno stato di "sub-intensiva" per il monitoraggio stretto di pazienti non più in una situazione critica e ha cercato di confortare amici e tifosi.
Da tempo, l'assistente-amico Foster sta cercando di introdurlo, nuovamente, nella associazione degli Alcolisti Anonimi. L'ennesimo tentativo per allontanare l'ex centrocampista dal tunnel di alcol e droghe che da tempo lo attanagliano. Inoltre, attraverso Foster, ha voluto rassicurare i suoi supporter: "Paul ringrazia tutti per l'affetto e vi comunica che sta molto meglio, presto si rimetterà in forma".
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