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Lazio amarcord: il 29 settembre 1913 nasceva il grande Silvio Piola

redazionecittaceleste

Il 29 settembre 1913 nasceva il centravanti italiano più prolifico di tutti i tempi. Giocò nella Lazio per 9 stagioni realizzando 159 reti

L’anniversario della nascita di Silvio Piola è un evento che merita di essere ricordato a livello nazionale. Sì, perché è con la Nazionale che l’attaccante vercellese - nato a Robbio Lomellina il 29 settembre 1913 - conquistò illuso successo più grande. Silvio Piola non è semplicemente l’attaccante che ha segnato più gol - 290 in Serie A - della storia del calcio italiano, ma è l’uomo che prese per mano e trascinò gli Azzurri di Vittorio Pozzo alla conquista del secondo titolo Mondiale nel 1938 in Francia; segnò il gol decisivo - ai supplementari - negli ottavi di finale contro la Norvegia, realizzò una doppietta contro la Francia, conquistò il rigore con il quale l’Italia superò il Brasile in semifinale, firmò una doppietta decisiva nella finale di Parigi contro l’Ungheria.

Nell’estate del 1934 Silvio Piola venne acquistato dalla Lazio del Presidente Eugenio Gualdi. L'accordo con la Pro Vercelli non fu complicato: Olindo Bitetti trovò un’intesa immediata con il presidente Ressia. L’offerta presentata dalla Lazio era superiore alle richieste del club piemontese. Fu più difficile convincere il ragazzo, già nelle mire di Ambrosiana, Milan e Juventus. Lo scetticismo di Piola era legato alla Nazionale considerando che quasi tutti i calciatori azzurri appartenevano alle società del Nord Italia. Soltanto la garanzia della maglia azzurra certificata dall’allora presidente della Figc Giorgio Vaccaro - unita al precetto militare con destinazione Roma, fu risolutivo per la conclusione della trattativa.

Silvio Piola giocò nella Lazio dal 1934 al 1943. La guerra lo portò nuovamente a Vercelli dove decise di rimanere anche dopo la fine del confronto bellico. Nelle sue nove stagioni trascorse in maglia biancoceleste, vinse per due volte la classifica cannonieri. Sfiorò lo scudetto nel campionato 1936-1937, nell’autunno successivo trascinò la squadra in finale di Coppa dell’Europa Centrale contro il Ferencvaros. In totale, realizzò 159 reti in maglia biancoceleste, di cui 143 in campionato, 6 in Coppa Italia, 10 nella coppa dell’Europa Centrale. In maglia azzurra realizzò 30 gol in 34 presenze. A tutt’oggi è sul podio dei cannonieri della Nazionale alle spalle di Riva e Meazza.