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Lazio, Piscedda: “In difesa di soffre: manca un giocatore veloce”

Maurizio Sarri a Formello

Alla Lazio manca un difensore che, se saltato, è capace di recuperare sull'uomo in velocità. Parola dell'ex Massimo Piscedda

redazionecittaceleste

In casa Lazio è tempo di godersi un po' di meritato riposo dopo la bella vittoria casalinga, la prima in stagione, ottenuta ai danni dello Spezia. I biancocelesti, che dopo la pausa nazionali torneranno in campo in test più probanti, non hanno intenzione di abbassare la guardia. Anzi, ci tengono a tornare al lavoro con mister Maurizio Sarri per mettere a posto alcuni punti deboli: come la difesa ad esempio. Qualche ora fa i microfoni di Radiosei hanno recuperato il pensiero dell'ex biancoceleste, Massimo Piscedda, il quale ha condiviso la sua analisi della gara:

 Lazio

Sulla partita

"Mi sono divertito a vedere la Lazio, ho capito che i biancocelesti sono una delle poche squadre che punta a vincere giocando bene. Nonostante all'inizio abbiano sofferto la partenza veloce dell'avversario. Quando gli uomini di Sarri hanno preso le misure allo Spezia non c'è stata più partita. Dispiace per i liguri che dopo Italiano hanno cambiato completamente mentalità. Non corrono e non aggrediscono di più come prima. La Lazio ha talmente tanta tecnica che deve giocare avendo la palla al piede. Senza palla si rischia di soffrire in difesa. Non abbiamo singoli bravi a rincorrere l'avversario se nell'uno contro uno ti saltano. Acerbi, in occasione dell'1-0, ha indietreggiato troppo. Patric, invece, è arrivato in ritardo. Per sistemare certe sviste è necessario l'aiuto del centrocampo".

Sui singoli

"A me Felipe Anderson è sempre piaciuto. Ora ha 28 anni e sta dimostrando di essere maturato. Dev'essere meno violino e più tamburo. Speriamo che continui a migliorare in questa maniera, anche perché ora arriveranno dei test più impegnativi. Tuttavia, sono felice di vederlo più pragmatico. Lo Spezia è la dimostrazione che spesso vengono scelti allenatori poco adatti a certe piazze. Motta deve capire che lo Spezia non è il Barcellona, il gioco non può essere lo stesso. La loro identità è diversa e se vogliono salvarsi devono capirlo. Ci sono diversi club che faticheranno ad ottenere la permanenza in Serie A. Ciononostante, mancano ancora tantissime sfide prima della fine dello stagione. I 6 goal segnati ci stanno tutti".