“Non sono contento del risultato, perché la partita è andata come l’avevamo preparata. Grande aggressività in partenza del Torino con problemi in impostazione, poi più spazio per creare situazioni. La gara è andata così e noi situazioni nitide le abbiamo create. Purtroppo non le abbiamo concretizzate e ci dispiace per il risultato”. È un Sarri lucido, amareggiato, ma consapevole quello che ieri si è presentato in conferenza stampa al termine della gara con in Piemonte. Quarto pareggio di fila per la Lazio contro il Torino, il terzo da quando Juric allena i granata. Una chiave di lettura c’è, Sarri l’aveva trovata e aveva preparato i suoi durante le sedute a Formello. È mancata solo un po’ di cattiveria sotto porta.
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Lazio, non tutto è da buttare: primo clean sheet, l’anno scorso fu alla decima
Ma è appena la seconda giornata di campionato e non tutto è da buttare. La Lazio è ancora in ritardo di condizione, soprattutto con alcuni suoi giocatori fondamentali. Milinkovic su tutti, lo ha confermato Sarri che però ha detto di vederlo meglio rispetto all’inizio dello scorso anno. C’è però un dato che non deve passare inosservato. Sui social e non solo il pensiero non cambia rispetto alla gara contro il Bologna. “Lo scorso anno questa partita l’avremmo persa”. Ed è difficile non notare infatti gli importanti cambiamenti sia dal punto di vista caratteriale che da quello della solidità di difensiva.
La Lazio ha preso gol su rigore contro il Bologna e ha chiuso la porta con il Torino. Alla seconda giornata è arrivato il primo clean sheet stagionale: lo scorso anno arrivò soltanto alla decima giornata, contro la Fiorentina. Proprio da questo si dovrà ripartire: i miglioramenti di Patric con Sarri sono sotto gli occhi di tutti, Romagnoli ha portato una solidità che mancava da tempo. Non resta che tornare a far girare l’attacco biancoceleste, il secondo migliore del campionato lo scorso anno, per poi divertirsi davvero. E puntare anche ai traguardi dichiarati nel pre-season da diversi calciatori.
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