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Lazio, Provedel ad Azzurri Live: “Inaspettato, non me ne sono reso conto”

Provedel in Azzurro
Il portiere biancoceleste, fresco di convocazione in Nazionale, interviene per presentarsi ai tifosi azzurri tramite una diretta sui social

redazionecittaceleste

Va in scena Azzurri Live, una diretta social della Nazionale per presentare alcuni dei nuovi arrivi alla prima convocazione in Azzurro. Tra loro ovviamente anche Ivan Provedel, che prende la parola insieme a Vicario. Di seguito le dichiarazioni del portiere della Lazio.

Sta andando bene, siamo qua da domenica sera. Abbiamo iniziato ieri, ci stiamo conoscendo e ambientando. Sono contento e mi sto trovando molto bene. Leggere il mio nome è stato inaspettato. Mi è stato comunicato dopo la sconfitta in Europa League, mi ha aiutato ad addolcire il momento. È stato inaspettato e non me ne sono reso conto inizialmente. Ora sto realizzando, è un’emozione davvero bella. Questi primi giorni stanno andando bene, siamo vicini come origini io e Vicario, abbiamo anche qualche amico in comune. È stato tutto più facile. La cosa che ho notato subito è stata l’entusiasmo. Questo gruppo ha fatto qualcosa di davvero importante, credo che per qualcuno rivedere dei compagni con i quali hai costruito qualcosa di importante ti riporti sempre qualcosa di positivo dentro. Ho notato entusiasmo, si vede che i ragazzi stanno molto bene tra loro. Questo ci aiuta ad ambientarci”.

Parte ora il quiz delle prime volte.

La prima volta che avete indossato i guanti da portiere?

Avevo sei anni, ero piccolissimo. Io ho fatto l’attaccante fino a quindici anni però. Volevo sempre fare il portiere, avevo i guanti a casa ma ho iniziato dopo”.

Il primo poster di un vostro idolo in camera?

Non avevo poster. Però il mio idolo come portiere è Tolto, io mi sono innamorato del ruolo quando ho visto quella famosa semifinale dell’Europeo contro l’Olanda. Lì sono rimasto folgorato da lui e ho capito di voler fare il portiere”.

La prima volta in vacanza con gli amici?

La prima con amici era subito dopo aver preso la patente. Siamo andati al mare vicino casa, qualche giorno assieme per sentirsi grandi. Ho guidato io con mia mamma che chiamava ogni dieci minuti. È stata un’ora di macchina lunga. Una vacanza per far qualcosa”.

Il primo concerto?

Mi piacciono tanto ma non sono quasi mai andato. Il primo stato di Cesare Cremonini a Perugia. Mi è sempre piaciuto dai tempi dei Lunapop. Mi è piaciuto tantissimo e vorrei ritornare. La canzone preferita è 50 special”.

Avete caratteristiche simili?

Alcune cose sim altre meno. Ma alla base ci sono sempre le richieste dell’allenatore. Anche in base a quello puoi prendere strade diverse. Comunque la nostra scuola è stata simile, siamo passati tutti per Udine e alcuni concetti di base le abbiamo in comune”.

L’attaccante più forte che avete incontrato?

Io per fortuna due partite l’anno me sono evitato Ciro: ora è in squadra con me in biancoceleste. Ma anche a me ha fatto diversi gol. Come ha detto Vicario è micidiale. Poi ce ne sono altri brevilinei che sono rapidi e sono freddi, per esempio Raspadori”.

Il compagno di Nazionale che vi ha sorpreso?

Bonucci ha la battuta giusta, magari non sembra”.

Hai segnato un gol in carriera.

Stavamo perdendo 2-1, c’era una punizione laterale. Ho chiesto al mister di andare a saltare, la gara è finita. Calò, il mio compagno, ha battuto e ho visto la palla arrivare da me. Ci ho provato, l’ho presa e l’ho vista entrare. Mi sono saltati tutti addosso, è stato bellissimo. Una grande emozione”.

Che emozione è essere papà?

È un’emozione indescrivibile, lo dico sempre ai miei amici. Chi lo è lo capisce: me lo dicevano sempre ma non me ne rendevo conto e ora mi ha cambiato la vita. Mi sono innamorato, adesso sta crescendo. C’è un nuovo tipo di rapporto, è la cosa più bella che c’è. Mi ha cambiato il mondo”.