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Una corsa continua, non per semplice voglia personale, ma perché la sua Lazio ne ha un disperato bisogno. E così Danila Cataldi è tornato al centro del progetto biancoceleste. Nelle ultime settimane, complice anche l'infortunio di Cataldi, si è caricato sulle spalle il peso del centrocampo, rispondendo presente alle chiamate di mister Sarri.
I numeri raccontano poi di un Cataldi che non si limita a gestire il gioco, cosa che il suo ruolo gli impone, ma di un giocatore in grado di riempire al meglio il campo. Ben 11,405 i chilometri percorsi contro il Genoa, 12,618 contro il Torino, fino al picco massimo dei 13,119 raggiunti a Bergamo e ai 12,852 fatti registrare contro la Juve. Nessuno, avversario o compagno, ha corso più di lui in queste 4 gare. Non solo il famoso "lavoro sporco", il centrocampista romano ha cominciato a incidere anche in fase offensiva.
Nelle ultime 3 uscite Cataldi ha infatti messo a referto un gol (il rigore trasformato al 103° contro il Torino) e un assist (per il gol decisivo di Basic contro la Juventus). Numeri significativi per chi aveva passato le ultime 20 gare fuori dai tabellini. L'importanza di Cataldi fin qui è stata dunque assoluta. La Lazio aveva bisogno di certezze: lui ha risposto presente a suon di ottime prestazioni.
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