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Lazio, arriva il rinnovo per Pulcini: confermato il direttore sanitario – FOTO

Claudio Lotito

Rinnovato il contratto di Ivo Pulcini, che vede così continuare la sua esperienza lunga quindici anni con i colori biancocelesti

redazionecittaceleste

Dopo il sorriso - a metà - dovuto alla nuova sentenza relativa al caso tamponi, arriva quello intero e soddisfatto dovuto al rinnovo del contratto. Come comunicato dal diretto interessato sui propri profili social, infatti, il dottor Ivo Pulcini sarà ancora il direttore sanitario della Lazio. Per Pulcini, quindi, prosegue un’avventura iniziata nel lontano novembre 2006, per un rapporto che dura ormai da quindici anni con i biancocelesti. Questo il messaggio condiviso sui profili social per dare la notizia del rinnovo: “Grazie al Presidente Claudio Lotito e alla SS LAZIO per avermi confermato la fiducia e l'incarico in qualità di direttore sanitario”.

Arriva quindi la seconda buona notizia in pochi giorni per Pulcini che, però, dopo aver visto ridotta la condanna per il caso tamponi, non ha intenzione di fermarsi. Non basta infatti a Pulcini, che continua a dichiarare la sua totale innocenza, la riduzione dell’inibizione a cinque mesi. L’obiettivo del direttore sanitario biancoceleste, quindi, è raggiungere la totale assoluzione per la vicenda, come confermato dallo stesso Pulcini ai microfoni di di LaPresse. Queste le sue parole.

La vittoria è ormai vicina, puntiamo alla cancellazione totale perché non esiste nessun reato. Sono sicuramente soddisfatto. Io però punto all’assoluzione completa perché sono consapevole di aver fatto il mio dovere da medico. Non c’è stata nessuna disposizione della Asl che mi diceva di tenere Immobile fermo. Non è possibile che un medico venga delegittimato da un tampone, è una follia. Per questo è necessario il ricorso al Collegio di garanzia. Ho fatto il mio dovere e voglio che sia riconosciuto con l’assoluzione. Ho l’abitudine di lottare fino all’ultimo, sempre rispettando la Procura e ogni ruolo. Però chiedo che venga riconosciuto il mio ruolo di medico. Sicuramente da questa vicenda si nota tanta confusione. Esiste il malato, ma non la malattia. Protocollo e tamponi non possono sostituire un medico”.