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La Lazio riparte dal 2-1 al Galatasaray. Ottima la prova di Luis Alberto

Luis Alberto
Riparte con una vittoria convincente la squadra di Sarri che, nel segno di Luis Alberto, supera 2-1 il Galatasaray nella prima uscita turca

redazionecittaceleste

Pronti via e dopo neanche 2 minuti la Lazio sfiora il vantaggio: Felipe Anderson calcia verso la porta ma la sua conclusione, deviata, si stampa sul palo. Il vantaggio tuttavia lo trova il Galatasaray: al 4° minuto Mata serve splendidamente BarişYilmaz che davanti a Provedel non può sbagliare e fa 1-0. I primi minuti, nonostante lo squillo di Felipe, serve alla Lazio per ritrovare le misure giuste in campo. Minuto 11, la Lazio trova il pareggio sulla asse Luis Alberto-Immobile-Felipe Anderson. Ottima discesa del dieci spagnolo che prima recupera palla nella propria metà campo e poi, sulla sinistra, serve Immobile. Il capitano biancocelese scarica a centro area trovando Felipe Anderson, il brasiliano dopo il velo di Luis Alberto batte Kokuc. Dopo 3 minuti Basic spreca tutto servendo malissimo Pedro che si sarebbe trovato da solo nell'area turca, ma la palla del croato finisce nei piedi di Boey. Cresce la Lazio ma cresce anche il Galatasaray che al 16° recupera, con Bardakci, una palla velenosa giocata male da Provedel. Lo stesso numero 94 biancoceleste rimedia al suo sbaglio con una buona respinta di piede su Kerem. Due volte in due minuti Pedro si rende pericoloso non trovando tuttavia né a finalizzazione né il passaggio decisivo. Al 25° si stacca l'etichetta di amichevole dalla partita: prima rischia tanto Cataldi colpito in maniera estremamente dura da Blataci (che avrebbe meritato un cartellino) poi sull'evoluzione dell'azione Immobile viene abbattuto in area di rigore ma per l'arbitro non ci sono gli estremi per assegnare il penalty. Alla mezz'ora Immobile comincia a prendere le misure della porta di Kokuc ma la sua conclusione è largo di poco. Nonostante la pressione della Lazio vicino al nuovo vantaggio ci va ancora il Galatasary: Kerem sbaglia il crosso ma beffa Provedel che viene superato. La palla, tuttavia, si spegne sul palo e al 33° anche il conto dei legni torna in parità. Al 45°, dopo un'altra serie di decisioni arbitrali comunque discutibili nonostante la natura della partita, il primo tempo si chiude in parità.

All'inizio della ripresa comincia la girandola dei cambi: fuori Cataldi, Lazzari, Immobile e Romagnoli dentro Hysaj, Marcos Antonio, Patric e Zaccagni. Felipe Anderson torna vestire dunque i panni del falso nueve. Quindi secondi e la Lazio torna subito in vantaggio. Dopo aver iniziato l'lazione del pareggio questa volta Luis Alberto veste i panni del goleador: piatto destro preciso all'angolino e Kokuc che può solo guardare la palla entrare. Ripresa che sostanzialmente inizia con l'1-2 della Lazio. Blataci continua a non ricordare la natura della gara e entra in maniera dura su Pedro suscitando una prima reazione di Luis Alberto. L'arbitro continua a non sanzionare gli interventi in ritatrdo dei turchi e al 60° Zaccagni, nervoso, in scivolata colpisce in maniera molto dura Bayram. Giallo per lui e accenno di rissa che scoppia per colpa della pessima gestione del direttore di gara incapace di sedare i nervosismi. Al 64° riprende la serie di cambi da una parte e dell'altra: fuori Basic e Pedro per la Lazio sostituiti da Vecino e Romero, per la squadra di Boruk subentrati Mertens, Karataş e Akman al posto di Kerem, Van Aanholt e proprio dell'infortunato Bayram. Al 70° spazio ancora a Provedel che vola sulla conclusione potente di Mertens e poi blocca sicuro sulla ribattuta di Yilmaz. Spazio anche per Cancellieri che al 77° rileva Felipe Anderson, per il Galatasaray invece fuori Mata e Boey, dentro Debois e Dogan. Passano i minuti e la Lazio riprende sempre di più le sembianze di quella ammirata quest'anno, lunghe serie di palleggi e automatismi sempre più assimilati. Per gli ultimi dieci minuti in campo anche Gila e Radu al posto di Casale e Marusic. Ultimo cambio per Sarri all'83° Bertini prende il posto di Luis Alberto, oggi probabilmente il migliore in campo. Al triplice fischio finale il risultato è invariato. Una vittoria convincente in una partita tutt'altro che amichevole per ripartire subito con l'atteggiamento giusto.