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Lazio, il ritorno di Sarri è la sliding door di Noslin: il ritiro sarà decisivo

Noslin
Per TJ Noslin, il ritorno di Sarri alla Lazio sarà un punto di svolta. Il ritiro estivo sarà decisivo: potrà essere confermato o sacrificato
Stefania Palminteri Redattore 

La Lazio, dopo aver chiuso il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina, dovrà concentrarsi sul futuro dei propri giocatori. Uno di questi è Tijjani Noslin: sarà uno dei primi a dover essere valutato dal neo tecnico. L’olandese, arrivato l'estate scorsa dal Verona, si prepara a vivere il ritiro con il Comandante come un secondo debutto.

Il numero 14, ha interpretato vari ruoli da quando è sbarcato nella Capitale, ma senza mai occuparne pienamente qualcuno. Ha  vagato da punta centrale, alternando intuizioni interessanti (la tripletta al Napoli) a passaggi a vuoto evidenti (le occasioni sprecate contro Bodo/Glimt e Roma).

L'ex tecnico Baroni prediligeva un calcio più libero da schemi, con scambi continui di posizione: con Sarri sarà l'opposto. Servirà un’identità di gioco netta, costruita sulla coralità e sulle certezze, non sull’estro estemporaneo. Il tridente offensivo sarà composto da un centravanti che lavora per la squadra e da due esterni capaci di interpretare ogni fase del gioco.

In questo contesto, l'ex tecnico del Chelsea sceglierà per TJ Noslin la posizione migliore per farlo sbocciare. La società crede ancora nel suo potenziale, e non c'è tecnico più adatto di Sarri per estrarre il talento nascosto. Servirà, tuttavia, anche una certa reattività da parte dell'olandese.

Il ritiro, per il suo futuro, sarà decisivo: il mister biancoceleste dovrà capire se può trasformare Noslin in una risorsa affidabile oppure se lo declasserà nella lista dei sacrificabili, per trovare un esterno (o una punta) più adatto alle sue esigenze a quelle della squadra.