cittaceleste news Lazio, Rocchi: “Non c’è immediatezza. Arbitri in malafede? Se è così lascio domani”

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Lazio, Rocchi: “Non c’è immediatezza. Arbitri in malafede? Se è così lascio domani”

Gianluca Rocchi
Le parole del designatore arbitrale, intervenuto nel corso di Open Var per spiegare l'episodio arbitrale che ha condizionato Udinese-Lazio
Edoardo Pettinelli Redattore 

Dopo le polemiche che ha scatenato la rete convalidata all'Udinese, viziata da un tocco di mano di Davis, la trasmissione Open Var ha mostrato le immagini e i dialoghi tra VAR e l'arbitro Colombo. Quest'ultimo, a primo impatto, parla così: "L'ha presa con la mano secondo me". Poi, entra in gioco la sala di Lissone, c'è un confronto tra VAR e AVAR e subito Gariglio esclama: "Per me è immediatezza". Dopo qualche secondo torna sui propri passi: "È immediatezza? Perché non è proprio immediato. Il braccio non è punibile, la prende lui (Davis), fa un dribbling però non è immediato". Chiffi risponde: "Non vedo tutta questa immediatezza. È vero che segna lui, ma il braccio non è punibile".

Successivamente queste sono state le parole di Rocchi a Open Var: "La soggettività è un problema. Ci sono due tocchi di mano: il primo ha bisogno di un'analisi diversa. Non segna e va valutata soltanto la qualità del tocco di mano. Non è punibile. Il secondo, invece, va valutato se c'è tocco o meno. Il fatto che il VAR non sa se segna Davis o meno può sembrare superficialità, invece già fa capire quanto tempo passa prima del gol. Immediatezza è qualcosa di immediato, come il gol di Meister in Pisa-Fiorentina. Il problema è che non c'è un parametro, il giocatore fa quattro dribbling prima di calciare e per me non è immediatezza. È una regola su cui va fatta chiarezza, me ne assumo le responsabilità. Ai ragazzi non posso dire che hanno sbagliato. La decisione che prendono, anche a fatica, è proprio legata al fatto che hanno un istinto da una parte ed un regolamento dall'altra. Gireremo la clip all'IFAB. Mi sono voluto confrontare per capire se eravamo nel giusto o meno e la risposte sono queste. Il regolamento parla di immediatezza, per il futuro crea problemi. Io avrei dato gol anche a Pisa-Fiorentina. Un giocatore che tocca il pallone con il braccio in questo modo non può essere annullato. Lettera della Lazio? Non entro in argomenti politici. Ho detto sia al presidente Simonelli che a Gravina che se qualcuno non crede nella nostra buona fede io domani mattina lascio. Il nostro obiettivo è quello di fare meno errori possibili. Quando leggi il regolamento e cerchi di capire come spiegare un episodio, in questo caso fai fatica. Devi esser lucido, ti confronti e devi spiegare se la decisione è corretta. Poi se qualcuno ci vuole credere o meno non è più un problema mio".