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Lazio-Roma, Dureghello: ”Intervenire sui protagonisti non ancora individuati”

La coreografia della Curva Nord
Il Presidente della Comunità Ebraica di Roma torna a parlare sui social. Ma dimentica l'impegno messo in campo dalla società biancoceleste
redazionecittaceleste

Di Michele Cerrotta

Torna a parlare su Twitter il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello. Aveva chiesto risposte dopo il derby in merito ai cori antisemiti e soprattutto al tifoso con la maglia Hitlerson: “Una curva intera che canta cori antisemiti, un “tifoso” in tribuna con la maglia Hitlerson e il numero 88 e noi, come sempre, gli unici a indignarci e a protestare. Possibile che tutti continuino a far finta di nulla?”. Risposte che sono prontamente arrivate, con il Daspo per cinque anni da parte delle istituzioni. Ma non solo. Decisiva infatti è stata la collaborazione della Lazio, che si è spesa in prima persona per aiutare a individuare i protagonisti di queste tristi azioni. E che ha anche applicato il Codice Etico, bandendo di fatto a vita dallo stadio gli autori di questi gesti.

Come anticipato, però, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma è tornata a parlare tramite il proprio profilo Twitter: “Aver individuato il ‘tifoso Hitlerson’, i suoi sodali, così come il ‘tifoso’ con vessillo nazi in tribuna della Roma è un passo importante. Per questo voglio ringraziare le Forze dell’Ordine e i Ministri dello Sport e degli Interni per essersi prontamente adoperati. Ora è il momento di intervenire sui protagonisti non ancora individuati dei cori antisemiti di domenica in curva nord, che da troppi mesi vanno avanti, così come bisogna intervenire in ogni curva d’Italia quando necessario. Questa è la linea giusta da percorrere senza ambiguità”. Un messaggio assolutamente condivisibile, che però dimentica ancora una volta l’impegno messo in campo dalla società biancoceleste, troppo spesso vittima dei comportamenti di pochi.