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Lazio e Roma in visita al liceo Russell per il progetto “16 ottobre”

Immobile e Pellegrini
Con una nota ufficiale la società biancoceleste ha reso noto il continuo del progetto "16 ottobre" portato avanti anche con la Roma dal 2022

redazionecittaceleste

Continua il progetto biancoceleste "16 ottobre". Progetto che la Lazio, insieme anche con la Roma, porta avanti dallo scorso anno per raccontare la storia di atleti, tecnici di entrambe le società vittime delle Leggi Razziali. Con un comunicato ufficiale la società ha reso noto la visita nel liceo romano Bertrand Russel:

"In occasione della Giornata della Memoria, la Società Sportiva Lazio porta avanti il progetto “16 ottobre”, intrapreso nel 2022 dalla società biancoceleste assieme alla A.S. Roma, con il patrocinio della Regione Lazio e della Comunità Ebraica di Roma.

Questa mattina, infatti, i rappresentanti dei Club, assieme alla Fondazione S.S. Lazio 1900 e alla Comunità Ebraica, hanno fatto visita ad un liceo della Capitale, Bertrand Russell. Per far conoscere agli studenti le storie di atleti, tecnici e dirigenti di entrambe le società che hanno subìto sulla propria pelle le Leggi Razziali.

Per l’occasione, è stato distribuito un fumetto intitolato “16 ottobre”, patrocinato dalla Regione Lazio, che racconta gli atti di eroismo di chi si oppose a quelle Leggi, oltre alle vicende di chi rimase tragicamente vittima delle deportazioni e trovò la morte nei campi di concentramento.

Il fumetto sarà disponibile anche online sulle piattaforme ufficiali di Fondazione S.S. Lazio 1900 e A.S. Roma.

“La potenza e la bellezza di questo fumetto – le parole di Gabriella Bascelli, Presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900 – è quella di far immedesimare immediatamente i più giovani nelle vicende dei propri beniamini. Sono morti in maniera atroce, ingiusta e incomprensibile i nostri atleti, i nostri fratelli, i nostri concittadini, i nostri compagni di squadra, i ragazzi e le ragazze per cui abbiamo tifato, tifiamo e tiferemo. Con questo progetto, la nostra volontà non è dire ai ragazzi più giovani “Ricorda chi erano”. Ma ricorda chi erano per decidere chi essere nella tua vita. Ricorda per scegliere i valori dell’onore, del rispetto e della fratellanza o quelli della vigliaccheria e dell’inumanità. I valori dello sport sono sempre in antitesi rispetto a ogni tipo di violenza e a ogni tipo di discriminazione. Un Ente Morale come la Lazio ha il dovere di ricordarlo sempre e in ogni luogo”.

Il progetto proseguirà nel corso del 2023 con vari incontri nelle scuole medie e superiori della Capitale. Fino a concludersi il prossimo 16 ottobre, che coincide con l’ottantesimo anniversario dell’inizio della deportazione degli ebrei romani. Quando verrà organizzata una visita nei luoghi della memoria con una rappresentanza degli studenti delle scuole coinvolte".

“Con il Progetto 16 ottobre abbiamo voluto onorare non solo la memoria dei cittadini romani che hanno subito le Leggi Razziali prima e la deportazione poi. Ma anche tutti gli atleti, gli allenatori e i dirigenti ebrei di Roma e Lazio che sono stati travolti da quella vergognosa pagina del ‘900”, ha dichiarato Francesco Pastorella, Community Relations Department Director dell’A.S. Roma. “Le tavole che oggi presentiamo agli studenti auspichiamo che risultino uno strumento immediato. Efficace per generazioni di ragazzi chiamati al dovere di ricordare e tramandare quei tragici eventi”.

Il senso di questo progetto - ha dichiarato Ruben Della Rocca vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma - è quello di indicare ai giovani la via giusta per infrangere il mito del tifo violento che purtroppo rischia di prendere il sopravvento, come dimostrano episodi recenti di cronaca che nulla hanno a che fare con lo sport ed il sano tifo calcistico. Sostituendolo con elementi di coesione e rispetto di ogni persona di qualsiasi etnia, colore o credo religioso,elementi che in questo caso sono testimoniati da quanti si sono battuti anche a prezzo della vita per cercare di salvare gli atleti travolti dalle leggi razziste del 38’. È questo il messaggio positivo che vogliamo trasmettere ai giovani delle nostre scuole".