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Lazio, Romagnoli c’è: adduttore e campo non fermano il numero 13

Alessio Romagnoli
Non si pensava di vederlo in campo visto il fastidio pregresso all'adduttore ma la voglia del nuovo numero 13 biancoceleste è stata più forte

redazionecittaceleste

Gioca, non gioca, l'interrogativo sul vedere Alessio Romagnoli in campo contro la Triestina è stato al centro del mondo Lazio. Durante le ultime sessioni di allenamento sotto le Tre Cime di Lavaredo il ragazzo di Anzio si è più volte fermato per consultarsi con lo staff medico toccandosi l'adduttore. Il fastidio pregresso che Romagnoli si porta dietro dall'ultimo anno con la maglia del Milan si è palesato nuovamente. Tra i tifosi la psicosi e la paura di non vederlo esordire con la sua maglia si era fatta strada con insistenza. Ma Romagnoli ha superato il dolore e il fastidio, la voglia di indossare la maglia che ha sempre tifato è stata più forte di tutto e contro la Triestina è sceso in campo dal primo minuto.

Alessio Romagnoli

Nel nome della Lazio

Quel numero sulle spalle, il numero di quello che è stato il suo idolo fin da bambino gli ha dato una spinta in più. Pochi minuti e una scivolata dura, senza fallo a chiudere sull'avversario a scoperchiare un campo in condizioni rivedibili, ha fatto esplodere i tifosi presenti allo Zandegiacomo. Nel nome della Lazio Romagnoli, non ha mai tirato indietro la gamba sebbene si trattasse di un amichevole. Ad onor del vero Lazio-Triestina ha avuto ben poco di amichevole, più di una parola detta tra i giocatori e un clima non tanto disteso. Sul finire del primo tempo anche un accenno di rissa con Immobile e Milinkovic a strattonarsi con gli avversari e Romagnoli non è rimasto a guardare andando subito a difendere i suoi nuovi compagni come se questa maglia la vestisse da sempre. Incarnato a pieno il motto biancoceleste "Co sta maglia addosso non c'ho paura de niente". Ma i dubbi su questo non c'erano, a Romagnoli non servono lezioni di lazialità.

Conta il cuore

Romagnoli andrà comunque gestito al meglio nei primi mesi di preparazione e di campionato per evitare ricadute. Lo staff medico e tecnico hanno messo a punto un piano per evitare rischi e di rigenerarsi fisicamente. Ma dove non arriva il fisico, arriva il cuore. Romagnoli ha voglia di vivere e far vivere emozioni e soprattutto di ricambiare la fiducia di Sarri e Lotito. Ricambiare l’amore dei laziali, il suo popolo che già lo hanno iscritto a caratteri cubitali nel loro cuore, già da quando ha iniziato a rifiutare qualsiasi offerta, anche economicamente migliori, pur di vestire la maglia della sua Lazio. Si dice da sempre "La Lazio ai laziali" e Romagnoli è pronto a prendersela e non lasciarla più.