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Lazio, tra possibili rotazioni e cambio di modulo: ecco il Sarri 2.0
Con la seconda amichevole tenutasi ieri contro l'Avellino, termina la prima parte della preparazione pre-stagionale svolta dalla Lazio sotto la guida del Comandante. Una prima parte caratterizzata dal ritiro che si è svolto a Formello, sotto le calde temperature dell'estate romana, a cui adesso seguirà la mini tournée in Turchia.
Nel ritiro che si è tenuto nel centro sportivo biancoceleste c'è stata l'occasione per il Comandante di osservare da vicino il capitale umano sul quale potrà puntare nella prossima stagione. Allo stesso tempo, il ritiro di Formello è stata anche l'occasione giusta per permettere allo stesso Sarri di studiare e valutare possibili soluzioni tecnico-tattiche da applicare e proporre come alternative al proprio sistema di gioco.
Un aspetto resta comunque evidente: rispetto al primo ciclo vissuto sulla panchina biancoceleste, mister Sarri è più empatico nei confronti del gruppo e meno integralista rispetto al modulo che vorrebbe impiegare, ai ruoli che intende assegnare ai propri giocatori e alla possibilità di poterli alternare
"Per ora stiamo lavorando sul 4-3-3 per non mandare in confusione i calciatori, ma pensiamo anche ad altri sistemi di gioco", questa la frase chiave espressa dal Comandante nel corso della sua conferenza di presentazione che evidenzia la sua capacità di sapersi adeguare alle caratteristiche dei giocatori di cui può disporre. Qualora dovesse servire, il Comandante sarebbe quindi pronto a cambiare il modulo e passare ad un impianto di gioco che potrebbe -eventualmente- sembrargli più funzionale ed efficace. Non a caso, durante lo svolgimento del ritiro di Formello è stato provato sia il il 4-3-1-2, sistema di gioco che Sarri conosce molto bene, ma anche il 4-2-3-1.
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