Sarri sfida Allegri a San Siro per una sfida tutta dal sapore toscano. Figline Valdarno e Livorno, due realtà distanti tra loro che richiamano le diversità dei due tecnici toscani. Conta il risultato, ma i due allenatori sono schermati da filosofie e stili di gioco diversi: più pragmatico e verticale quello del rossonero, più elaborato e ricercato esteticamente quello del Comandante biancoceleste. Grazie a loro, la Juventus ha vinto gli ultimi sei scudetti della sua storia, un traguardo che manca da tempo dalle parti di Torino.
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Lazio, Sarri fa visita ad Allegri: si sfidano i due toscani diversi
Il confronto tra Sarri e Allegri parte da lontano, addirittura dal lontano novembre 2003. "Aglianese contro Sangiovannese: finì 0-0 con zero tiri in porta, uno spettacolo pietoso (ride, ndr.)", ha ricordato ieri l'allenatore della Lazio in una lunga intervista ai microfoni di Radio Tv Serie A nel corso di una puntata di Storie di Serie A. Più in generale, oggi arriverà il ventesimo confronto tra Sarri e Allegri: quattro vittorie per il tecnico biancoceleste, altrettanti pareggi e undici successi per il tecnico rossonero.
Entrambi si sono ritrovati a ricostruire all'arrivo (o ritorno, nel caso di Sarri) sulle rispettive panchine. Il Milan è ripartito dal mercato, che la Lazio non ha potuto fare causa blocco, poi dalle certezze Leão e Maignan, al netto di un futuro traballante, e da piccoli accorgimenti laddove i rossoneri non erano solidi. Mau spera di trovare il quinto successo contro Allegri, uno sgambetto che costerebbe tanto ai meneghini in termini di fiducia e di convinzione per la lotta Scudetto.
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