cittaceleste news Lazio, Sarri chiaro: “Basta prese in giro”. E Lotito e Fabiani…

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Lazio, Sarri chiaro: “Basta prese in giro”. E Lotito e Fabiani…

Lotito e Sarri
L’allenatore dei biancocelesti continua a mandare messaggi chiari alla società in vista di gennaio, quando si aspetta un aiuto dal mercato
Michele Cerrotta

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Si chiama Maurizio Sarri l’ultimo baluardo capace di garantire il futuro della Lazio. O, almeno, di provare a farlo. E le parole recenti lo confermano ancora una volta: “Sono tornato alla Lazio e mi hanno detto che il mercato lo avrei deciso io, ma poi era chiuso. Ora mi stanno dicendo che decido io chi va via, ma probabilmente mi stanno prendendo per il culo di nuovo. Io spero di gettare le basi per una squadra competitiva per il prossimo anno”. Buona dose di tagliente ironia e tanta verità per il tecnico della Lazio, sempre più determinato per quanto possibile a mettere Lotito e Fabiani con le spalle al muro in vista di gennaio.

Le promesse di inizio giugno sono naufragate in pochi giorni dopo la scoperta del blocco del mercato tenuto nascosto dalla società. Quelle di gennaio, che si parli di mercato a saldo zero o libero, non possono essere ignorate. Nonostante Fabiani stia già dando il via alla solita litania già vista anche con Baroni: “Mi sembra che questo gruppo ha fatto 84 gol lo scorso anno. A gennaio saranno fatte con il mister delle valutazioni e faremo qualcosa, laddove sarà necessario”. Il ds forse, oltre a sbagliare il numero dei gol segnati, dimentica quello delle reti subite. E, soprattutto, dimentica di avere a che fare questa volta con Maurizio Sarri.

Il tecnico della Lazio non punta il dito sui mancati acquisti per non demotivare un gruppo che gli sta dando buone risposte sul campo. Ma non è più disposto a scendere a ulteriori compromessi e pretende due o tre colpi per gennaio, dopo le promesse di Lotito. Le cessioni di Casale e Tchaouna garantiscono del resto già un mercato a saldo zero, mentre per quello libero il verdetto arriverà nelle prossime settimane. Intanto Sarri valuta la rosa e, numeri alla mano, tolti Dia e Provstgaard quasi sconfessa tutti gli ultimi due mercati.

Da qui forse la risposta di Fabiani, così come la voglia di non esporsi pubblicamente sul possibile mercato libero di Lotito. Al netto dei crediti dei diritti tv per i quali non è certo l’ok, infatti, il presidente della Lazio per ora non vuole dare ulteriore credito alle pretese di Sarri. Comunque vada, però, la società biancoceleste sarà costretta a seguire la strada dei prestiti con obbligo di pagamento dilazionato per non appesantire un bilancio già precario e che rischia un nuovo blocco a giugno prossimo.