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Tutti i nomi vengono al pettine. O almeno gli identikit abbozzati per un mercato mancato che ora pesa come un macigno nella Lazio. Infortuni e squalifiche hanno decimato la squadra di Sarri, richiamato a giugno dalla società ma senza essere informato di un blocco del mercato già in essere, come certificato anche dal recente bilancio. Il tecnico avrebbe voluto un terzino, una mezzala sinistra e un attaccante vero. Una sorta di premonizione considerando l’errore al derby di un terzino, l’emergenza totale in mezzo al campo e - Verona a parte - l’astinenza da gol delle due punte. Tutto rimandato a gennaio, se non sarà già troppo tardi.
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