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Lazio, Sarri pensa già al Flaminio: il retroscena del ritorno a Formello

Maurizio Sarri
Il tecnico toscano aveva già parlato dell'ipotesi di allenare la Lazio al nuovo Flaminio, intanto chiede al patron Lotito lo stato dei lavori
Edoardo Pettinelli Redattore 

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"Il mio obiettivo finale è quello di fare la prima partita della Lazio al Flaminio. E che il Flaminio si chiami 'Maestrelli'". Così Maurizio Sarri, prima di lasciare la Lazio con le dimissioni di marzo 2024, aveva commentato l'ipotesi di allenare la squadra biancoceleste al Flaminio, prima ancora dei recenti sviluppi. La Roma Nuoto aveva presentato il progetto di riqualificazione dell'impianto di Nervi, salvo poi vederselo rigettato dal Comune di Roma. Seguirà ricorso.

Intanto, la strada, per la Lazio, è sicuramente più sgombra di prima. Sembrerebbe in discesa ma, come ha detto Lotito al Festival della Serie A, "...c'è un iter burocratico, che stiamo percorrendo". Il patron conterebbe di chiudere i lavori preliminari, legati appunto all'iter burocratico, entro il 2026: l'obiettivo sembrerebbe quello di regalare ai tifosi biancocelesti una nuova casa entro il 2028 o il 2029, in questo senso però manca ancora tanto per poter dire se ciò accadrà o meno in queste tempistiche.

Intanto, Maurizio Sarri, che del Flaminio aveva appunto parlato prima di lasciare la Lazio circa quindici mesi fa, un pensiero ce lo ha fatto. Anzi, anche qualcosa in più: stuzzica sempre l'idea di poter proseguire con il club biancoceleste, magari di chiudere la propria carriera alla Lazio, come lui stesso aveva dichiarato. Nel frattempo, nel summit andato in scena pochi giorni fa a FormelloSarri avrebbe già preso informazioni, domandando al patron Lotito stesso a che punto fossero le operazioni.