cittaceleste news Lazio, Sarri prova Belahyane da mezzala: necessità o virtù? E a Nizza…

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Lazio, Sarri prova Belahyane da mezzala: necessità o virtù? E a Nizza…

Belahyane
Il regista franco-marocchino classe 2004 è stato provato da Sarri nel ruolo di mezzala: sarà necessità o virtù? Un'idea che nasce a Nizza...
Stefania Palminteri Redattore 

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"Mater artium necessitas", forse la frase tratta dal latino che meglio potrebbe calzare con l'attuale situazione che vige in casa Lazio la cui traduzione letterale è: "La necessità è la madre delle abilità". Il primo spunto che ci ha regalato il primo giorno di ritiro a Formello non è un'assoluta sorpresa: Sarri prova Belahyane da mezzala nel suo 4-3-3 e non da regista puro. Una scelta che, dato il blocco del mercato, non era imprevedibile: con il ritorno di Cataldi e la certezza Rovella diventa prioritaria l'esigenza di ridefinire i ruoli della mediana biancoceleste.

Il Comandante, dunque, ha provato in mattinata il regista franco-marocchino in un ruolo avanzato di qualche metro rispetto alla sua zona di comfort, precisamente sul centro-destra di una mediana completata proprio da Cataldi in cabina di regia e da Basic sul lato opposto all'ex Hellas Verona. Una scelta che può sorprendere in casa biancoceleste, ma che parte da lontano e che potrebbe risolvere, almeno in parte, le problematiche della nuova Lazio di Sarri dal punto di vista dello schieramento iniziale. Caratteristiche tecniche e fisiche possono aiutare, ma servirà sicuramente qualche giorno - e ulteriori sedute d'allenamento - per comprendere se ci sarà il margine per riproporre Belahyane nella stessa zona di campo.

UN'IDEA CHE NASCE A NIZZA - Qualcuno, in Costa Azzurra, lo aveva inquadrato senza, però, etichettarlo tatticamente. A margine della firma sul suo primo contratto da professionista, fu Manuel Pires, allora Responsabile del settore giovanile del Nizza a svelarne le caratteristiche: "È alto 170 centimetri e pesa 53 chili: sembra fragile ma invece è un calciatore sfrontato. Quando va a contrasto sembra un gigante, non abbassa mai la testa, con nessuno. Deve giocare al centro del gioco, è un calciatore totale: in futuro si capirà se col 6, con l'8 o con il 10, l'importante è che imposti i ritmi. Sa giocare bene con la palla: vuole sempre averla tra i piedi, portarla fuori ordinatamente, smistarla sulle fasce e darla in verticale. Non ha paura di ricevere la sfera in situazioni difficili ed è molto bravo anche in fase di recupero".

Non è solo un mediano - o per meglio dire, un regista - dunque. Le sue caratteristiche fisiche potrebbero, all'occhio, non convincere. Ma le sue qualità non sono limitate al mero palleggio: è vero, al contrasto patisce alcune mancanze strutturali. Ma le sue doti in fase di interdizione, applicate in zone diverse del campo, potrebbero fare al caso della Lazio. E consentendogli di ruotare - come da dettami di Sarri -, partendo qualche metro più avanti, e sfruttando alcuni punti di forza del classe 2004(protezione del pallone e gioco con la suola, palleggio ravvicinato), Belahyane potrebbe non solo trovare maggiore libertà, ma potrebbe addirittura coesistere con un altro centrocampista tecnico. Rovella e Cataldi su tutti. Solo il campo, però, darà il suo verdetto. Intanto Sarri vaglia la sua nuova Lazio e cerca la chiave per dare spazio a Belahyane.