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Lazio, Sarri e Tare: un connubio mai iniziato cui Lotito deve porre rimedio

Sarri
Le ultime grane di mercato sono solo la punta dell'iceberg di una convivenza impossibile tra Sarri e Tare. Lotito ora ha deve intervenire

redazionecittaceleste

Il tempo delle vacanze è ormai agli sgoccioli, a breve si inizierà a preparare la prossima stagione. Il prossimo 4 di luglio la squadra di mister Sarri si ritroverà a Formello per poi partire alla volta di Auronzo di Cadore nella giornata successiva. Per il ritiro in Veneto partiranno in molti tra cui un numero cospicuo di esuberi. Tanti i volti vecchi, uno solo, Marcos Antonio quello nuovo. Troppo poco rispetto a quanto chiesto daMau che sperava, dopo delle garanzie che hanno portato alla firma del suo rinnovo contrattuale, in almeno quattro colpi per iniziare la preparazione. Non solo sul fronte mercato il tutto si muove a rilento, ma i rischi di essere beffati si fanno sempre più concreti. Testimonianza, questa, della continua incompatibilità tra Sarri e il d.s. Tare; problema a cui Lotito deve porre un definitivo rimedio per evitare colpi di scena che potrebbero rendere irrecuperabile la situazione.

Sarri e Immobile a colloquio a Formello

 

Mercato

L'incompatibilità tra i due ormai è evidente, Sarri e Tare viaggiano su due modi di vivere e intendere il calcio completamente differenti. L'uno, ormai, esclude l'altro e lo stand-by del mercato non è altro che la dimostrazione concreta di quanto detto. Il dirigente albanese ormai porta avanti in solitaria la sua personale battaglia. Proposte su proposte di giocatori in cui solo lui vede del potenziale utile alla causa biancoceleste. Luis Maximiano, senza nulla togliere al portiere portoghese, è un nome che esclusivamente piace a Tare e che comunque rimane vivo in casa laziale.

 

Insoddisfazione

Questo atteggiamento crea, inevitabilmente, una forte insoddisfazione in Sarri che non vuole partire con una squadra senza ne capo ne coda e sulla quale, fondamentalmente, lavorare sarebbe del tutto inutile. La difesa a meno di dieci giorni dalla partenza non esiste. I termini per cui Sarri ha firmato il suo rinnovo erano chiari, avere voce in capitolo sul fronte mercato, mercato che tuttavia per essere vagliato anche da Mau dovrebbe prima esserci. Sarri vuole una svolta, i contratti hanno dei termini che vanno mantenuti e rispettati, altrimenti l'irreparabile non è utopia.