Un pareggio contro il Sassuolo chiude la stagione di una Lazio che si assicura un posto nella prossima edizione dell'Europa League. Una serata toccante all'Olimpico, con l'omaggio a Eriksson e il saluto a Felipe Anderson, pronto a fare rientro in Brasile dopo 326 presenze con l'aquila sul petto. Intervenuto ai microfoni di Dazn proprio il brasiliano ha commentato la sua serata d'addio ai colori biancocelesti. Queste le parole del calciatore.
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Lazio-Sassuolo, F. Anderson a Dazn: “Emozioni bellissime, grazie per l’affetto”
"Un'emozione bellissima, ringrazio tutti. Avevo il sogno di giocare nel calcio italiano, ho fatto la scelta giusta a giocare per la maggior parte della mia carriera qui, era quello che volevo. Oggi una giornata incredibile, ringrazio tutti per l'affetto. Una fotografia della mia carriera qui? La mia seconda stagione, in cui ho fatto grandissime partite. E l'anno scorso, quando sono tornato la seconda volta qui a giocare. Sono state le due migliori della mia carriera e sono state indimenticabili.
Il più forte con cui ho giocato? Lucas Leiva. Chi porto di più nel cuore? Lucas Leiva. Lui perché da quando sono arrivato dopo pochi mesi mi ha insegnato tante cose e mi ha preso per mano. Per me è un punto di riferimento. L'allenatore più importante? Sarri. Fascia destra o sinistra? E' molto diverso per un calciatore, se giochi a destra puoi fare più assist. A sinistra puoi cercare di più di il tiro, però dico a sinistra. Juve? No, da quando è partito quest'ultimo anno sono arrivate tante cose. Non parlo di ciò che sarebbe potuto essere, ho scelto di tornare in Brasile, è quello che conta.
Il difensore più difficile da superare? In Italia ce ne sono tantissimi. La mia scelta del Palmeiras? Ho sempre sognato di giocare in Europa, così come di fare una grande carriera nel mio paese, che vive e respira il calcio tutti i giorni. Ora ho avuto l'occasione, in un'ottima fase della mia carriera. E penso sia molto importante il progetto vincente che hanno e voglio vincere per il mio popolo e dimostrare anche in Brasile".
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