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Lazio, si punta un obiettivo che manca dal 2004. Nell’era Lotito…

Dia e Isaksen
La Lazio sta per affrontare una settimana di fuoco: Bodo/Glimt, Roma e di nuovo i norvegesi. In Europa League si punta a un nuovo traguardo
Stefania Palminteri Redattore 

La Lazio sta per iniziare la settimana più importante della sua stagione. Nel giro di sette giorni, infatti, dovrà affrontare il Bodo/Glimt in Norvegia, poi il derby con la Roma domenica e, infine, il ritorno dei quarti di finale di Europa League, all'Olimpico.

Proprio in Europa, la società biancoceleste è alla ricerca della quarta semifinale. Nella sua storia, infatti, ha raggiunto prima la doppia sfida contro l'Atletico Madrid in Coppa Uefa nel 1998 (finale persa con l'Inter); poi le semifinali contro la Lokomotiv Mosca in Coppa delle Coppe nel 1999 (competizione vinta contro il Maiorca) e nuovamente in Coppa Uefa nel 2003, uscendo con il Porto.

Ora i ragazzi di Baroni hanno un'occasione più unica che rara: nell'era Lotito, infatti, solamente due volte si è avuta un'opportunità simile. Nella stagione 2012-13, i biancocelesti guidati da Petkovic si erano fermati al doppio confronto con il Fenerbahce, ai quarti.

Allo stesso modo, nella stagione 2017-18, l'ex Simone Inzaghi si arrese a Salisburgo, dopo un'andata vinta e un ritorno folle. I suoi uomini, infatti, subirono una rimonta tutt'ora inspiegabile: dopo essere passati in vantaggio, subirono 4 gol in 15 minuti, abbandonando ogni idea di qualificazione in poco tempo.

Dunque, mister Baroni ha la possibilità di superare i suoi successori. Ma niente, ovviamente, è già scritto: la Lazio dovrà tirare fuori la miglior prestazione della stagione. A Bodo, in Norvegia, per domani c'è rischio neve e si gioca sul sintetico: aspetti che, se si gioca per una semifinale, non vanno assolutamente messi in secondo piano.