Il Professore Salvatore Sica, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato della normativa vigente sulla costruzione e la riqualificazione degli stadi in Italia. Di seguito le sue dichiarazioni:
news
Lazio, Prof. Sica: “Vincoli del Flaminio e diritto di superficie, vi spiego”
Professor Salvatore Sica, ordinario di diritto privato presso l’Università di Salerno, qual è il quadro normativo di riferimento per costruire uno stadio?
"Il primo parametro di riferimento è la Legge Stadi del 27 dicembre 2013, concepita per favorire la realizzazione e l’ammodernamento degli impianti, promuovendo investimenti privati e rigenerazione di aree urbane. La disciplina è stata integrata dal D.lgs. 38/2021 che ha disposto la semplificazione, ha stabilito criteri più chiari per la partecipazione di privati e ha valorizzato il partenariato pubblico-privato. Il quadro legislativo si completa con le norme di sicurezza e ordine pubblico e con le disposizioni urbanistiche, edilizie e ambientali".
Come si spiegano i vincoli architettonici su stadi come il Flaminio?
"La presenza di un vincolo architettonico e storico‑artistico costituisce una conseguenza della dichiarazione di interesse culturale operata dalla Soprintendenza su opere di rilevante valore progettuale e tecnico. Qualsiasi intervento - demolizione, ristrutturazione o ampliamento - deve essere preventivamente autorizzato dalla Soprintendenza, assicurando il rispetto delle caratteristiche strutturali, tipologiche e materiali originarie".
Differenza tra concessione e diritto di superficie?
"La concessione è un rapporto attraverso cui la Pubblica Amministrazione consente a un privato, a fronte di un corrispettivo, di gestire e utilizzare un bene pubblico per un determinato periodo di tempo. Alla scadenza, il bene torna all’Amministrazione. Il diritto di superficie, invece, permette di erigere e mantenere una costruzione su un suolo altrui, separando la proprietà del suolo da quella della costruzione: alla scadenza del termine, la costruzione diviene di proprietà del titolare del terreno per accessione. La concessione attiene alla gestione e all’utilizzo di un bene pubblico, mentre il diritto di superficie riguarda la titolarità di costruzioni su suolo altrui".
In che cosa si differenziano le competenze di comune e regione nel corso dell’iter?
"Il Comune approva il progetto di fattibilità, cura le varianti urbanistiche, attribuisce l’eventuale concessione di aree e rilascia i titoli edilizi. La Regione interviene invece per le verifiche di compatibilità con la pianificazione territoriale e paesaggistica, per le valutazioni ambientali e, ove previsto, per l’eventuale approvazione finale del progetto in Conferenza dei Servizi, se l’impianto ha rilievo sovracomunale o regionale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA

