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Ufficializzate ieri le liste Serie A, poche sorprese in casa Lazio. Restano fuori oltre ai due esuberi Fares e Kamenovic, mai in gruppo dall’inizio della stagione, anche l’infortunato Gigot e Basic. Non è bastata un’intera estate con il mercato in uscita come unico obiettivo, visto il blocco in entrata, per riuscire a piazzare questi giocatori. Qualche inciampo di percorso, come i problemi fisici del centrale ex OM, c’è stato. Ma agli atti rimane la cessione di Tchaouna come unico movimento estivo, al netto di qualche affare minore. Troppo poco per una società chiamata a ridurre i costi per per agire liberamente sul mercato.
Tutti insieme i quattro giocatori fuori lista o fuori rosa pesano per 5,4 milioni netti l’anno sulle finanze della Lazio. Il solo Gigot vanta infatti un ingaggio da 2,2 milioni a stagione fino al 2027, mentre sono in scadenza nel 2026 gli altri tre biancocelesti: da Basic (1,6 milioni l’anno) a Kamenovic (600mila euro), passando per Fares (1,2 milioni).
Circa il 10% del monte ingaggi della Lazio è in mano ai quattro esuberi. Un dato inquietante, che testimonia tutte le difficoltà della società biancoceleste. Che ora, dopo non essere stata in grado di effettuare altre cessioni nel mercato estivo (al netto di possibili situazioni con i mercati ancora aperti, a oggi comunque poco probabili) si trova in difficoltà in vista di gennaio. Allo stato attuale sarebbe possibile infatti solo un mercato a saldo zero: esce quanto entra. Solo con l’aiuto del nuovo sponsor, che dovrebbe dare un sostanzioso anticipo, la Lazio potrebbe fare liberamente mercato a gennaio.
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