cittaceleste news LazioStats | Sarri, un muro da ricostruire. Ma va evitato il rischio primo anno

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LazioStats | Sarri, un muro da ricostruire. Ma va evitato il rischio primo anno

Patric e Maurizio Sarri
Seguire il percorso della Lazio con il supporto di numeri e statistiche: questo l'obiettivo di una delle nuove rubriche targate Cittaceleste
Michele Cerrotta

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Dal 4-2-4 iper offensivo di Marco Baroni al 4-3-3 telecomandato di Maurizio Sarri. La Lazio cambia faccia e prova a cambiare anche i numeri. A partire da quelli di una difesa che nella scorsa stagione troppo spesso si è scoperta fragile, perforabile e senza certezze. Quelle che aveva invece trovato la Lazio con Maurizio Sarri, riuscendo a portare a casa ben 21 clean sheet nell’anno del secondo posto e a eguagliare così un record storico della Serie A. Proprio da quei numeri dovrà ripartire Sarri, cercando la chiave per ritrovare quella solidità su cui erano state poste le fondamenta della corsa Champions.

Non sarà facile ritrovare quel meccanismo perfetto che aveva portato la Lazio al secondo posto e che poi si era pian piano sgretolato l’anno successivo tra un’estate di tradimenti e un inverno di difficoltà personali del tecnico. Dopo 28 giornate, quando arrivarono le dimissioni di Sarri post Udinese, il conto era fermo a 31 gol subiti: uno in più di quelli incassati dalla squadra biancoceleste nell’intero campionato precedente. Non sarà però facile tornare a quei livelli visti nell’annata 2022/2023, anche pensando ai numeri del primo anno di Sarri in biancoceleste.

Il passaggio da Inzaghi a Sarri segnò una rivoluzione ancora più marcata di quella che andrà in scena in questa estate senza mercato. Non a caso, la prima Lazio del tecnico toscano fu capace di segnare molto più di quelle successive (terzo miglio risultato degli ultimi dieci anni) ma allo stesso tempo si scoprì estremamente vulnerabile, incassando ben 58 reti e facendo registrare uno dei peggiori risultati in assoluto nella storia biancoceleste.

E proprio in questi numeri si nasconde una delle principali insidie per la nuova prima Lazio di un Maurizio Sarri che, però, potrà fare affidamento su un evidente vantaggio rispetto alla sua prima stagione in biancoceleste. La difesa ereditata è infatti praticamente la stessa che il tecnico aveva costruito con insistenza tra mercato e lavoro sul campo: con Gigot destinato all’uscita, i soli Provstgaard e Nuno Tavares dovranno studiare da zero quei manuali che gli altri avevano già imparato a memoria e che ora dovranno solo rispolverare.

Dalla partenza ingolfata della prima annata, quando il primo clean sheet arrivò solo alla decima giornata contro la Fiorentina, a quella sprint da cercare in questa stagione per evitare il rischio di un nuovo primo anno tormentato. Senza Europa e senza mercato, ma con Maurizio Sarri come garante di una base solida da cui ripartire per rilanciare orgoglio e ambizioni della Lazio.