cittaceleste news LazioStats | Sarri cerca il nuovo Felipe Anderson: su Pedro l’incognita minutaggio

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LazioStats | Sarri cerca il nuovo Felipe Anderson: su Pedro l’incognita minutaggio

Michele Cerrotta
Seguire il percorso della Lazio con il supporto di numeri e statistiche: questo l'obiettivo di una delle nuove rubriche targate Cittaceleste

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Senza più Immobile,Milinkovic-Savic e Luis Alberto, ma soprattutto senza Felipe Anderson. Per quanto paradossale, questa è l’assenza che potrebbe pesare di più nel secondo ciclo di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio. Non per demeriti degli altri tre, che anzi insieme hanno fatto le fortune dei biancocelesti, né per demeriti degli interpreti nel ruolo di oggi. Quanto per l’inscindibile binomio che si era creato tra il tecnico e il brasiliano.

Su 137 partite disputate dalla Lazio con Maurizio Sarri in panchina, infatti, Felipe Anderson ne ha disputate… 137. Sempre presente, raramente entrando a gara in corso. Una garanzia per il tecnico, che lo ha prima usato sulla fascia e poi lo ha accentrato da falso nueve con l’assenza di Immobile. Ci sarà quindi un nuovo Felipe Anderson anche nel secondo ciclo in biancoceleste?

Guardando soltanto il dato statistico, il secondo calciatore più utilizzato da Sarri nella prima avventura alla Lazio è stato Pedro. Sono 123 le presenze messe a referto dal canario su 137 gare, seppur con una importante differenza rispetto a Felipe Anderson. Il brasiliano infatti non solo non ha mai saltato una gara, ma ha giocato ben 10.393 minuti sui 12.330 totali: in pratica l’84% dei minuti disponibili. Il canario, invece, ha giocato 6.027 minuti, ossia il 49% del totale.

Il nuovo imprescindibile di Maurizio Sarri guardando al minutaggio del primo ciclo potrebbe essere allora Adam Marusic. Il montenegrino ha messo insieme 122 presenze, dietro solo a Felipe Anderson e Pedro. E ha totalizzato 9.715 minuti in campo, ossia il 79% del totale. Non saranno i numeri del brasiliano, ma la distanza è minima. E l’importanza di Marusic per la Lazio si è vista del resto già dalla duttilità mostrata in questo precampionato: con Gigot e Patric ai box è stato proprio il montenegrino ad adattarsi anche da centrale. Non un dettaglio.