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Quasi dieci mesi sono passati dalla notte di Halloween del 2024, quando la Lazio sbancava Como in scioltezza e Tavares, prima di rimediare due gialli in otto minuti, serviva l’ultimo assist del suo campionato. Nuno torna in riva al lago e cerca di ritrovare il bonus perduto (un solo assist nel resto della stagione, quello di gennaio all’Olimpico con la Real Sociedad). I problemi fisici sono alle spalle, un solo impegno in settimana può aiutare a scacciare fantasmi e timori. Anche perché Sarri ha trovato tutto un altro Tavares rispetto a quello che Jorginho aveva descritto al tecnico della Lazio. Caratterialmente e tatticamente.
Nuno può sbocciare, ne è convinto il Comandante: “Nuno non è tatticamente come pensavo, l'esperienza da giovane al Benfica gli ha lasciato qualcosa di importante”. E ne è convinto anche lo stesso Tavares: “Il gioco di Sarri è diverso rispetto a Baroni. Stiamo tutti imparando le nuove idee, non è difficile. Si tratta solo di trovare il miglior ritmo per arrivare al top”. Dopo un’estate passata a studiare le rigide tattiche difensive di Sarri, con il ritorno delle gare ufficiale per Tavares arriva ora il momento di tirare a incidere anche in fase offensiva. La stagione della Lazio passa in gran parte dalle sue sgroppate sulla sinistra.
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