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"Nuno Tavares è l'unica incognita della difesa che troverò, è forte ma anarchico, se riusciamo a inquadrarlo diventa fortissimo". Ne aveva parlato così, Sarri, di Nuno Tavares nel corso del suo Clinic a Castiglione della Pescaia, in Toscana. È stato croce e delizia della Lazio di Baroni: dirompente e quasi implacabile al top della condizione, capace di produrre assist a iosa per i suoi compagni al suo arrivo. Ma quando gli infortuni ne hanno limitato l'apporto e la squadra biancoceleste ha progressivamente calato la sua incisività in zona gol, ecco che il terzino portoghese è diventato un nodo da sciogliere.
Il titolare sulla sua corsia sarà lui, pochi dubbi per il Comandante sulla questione. Vero è che Pellegrini, comunque, troverà minutaggio nel corso della stagione. Altrettanto vero, però, che l'inquadramento che Sarri ha costruito per Nuno Tavares sembra dare i suoi frutti. Quantomeno, nel precampionato biancoceleste il classe 2000 ha mandato segnali incoraggianti, non ultimi quelli registrati contro l'Atromitos, da subentrato: attacca con personalità, ma ripiega e difende come richiestogli dal tecnico toscano. Sarri spera, Nuno Tavares può essere una grande arma ma andrà gestito tatticamente per vederlo nella sua miglior versione.
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