cittaceleste news interviste Tchaouna: “Con la Lazio alti e bassi. Cerco di essere positivo”

news

Tchaouna: “Con la Lazio alti e bassi. Cerco di essere positivo”

Tchaouna
Le parole del giocatore biancoceleste, intervenuto ai microfoni di BeIN Sport, il quale ha parlato dell'esperienza con l'aquila sul petto
Edoardo Pettinelli Redattore 

Loum Tchaouna, esterno della Lazio, è attualmente impegnato con la Francia U21 nell'Europeo di categoria ed ha rilasciato un'intervista ai microfoni di BeIN Sport. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Sono nato in Ciad e sono rimasto lì fino all'età di 6 anni, poi sono arrivato in Europa".

Da dove nasce la passione per il calcio?

"Durante un torneo estivo del mio quartiere, è stata come una scoperta. C'erano allenatori ed osservatori del Racing Club de Strasbourg. Hanno vista una leadership in me. Alla fine del torneo, che ho vinto, sono venuti da me. Mi hanno domandato se fosse possibile contattare i miei genitori per farmi allenare con lo Strasburgo. Ho fatto tre o quattro anni allo Strasburgo, dove hanno apprezzato le mie qualità. Poi, per una decisione familiare ci siamo trasferiti a Rennes. Lì mi conoscevano già perché con lo Strasburgo li avevamo affrontati in un torneo e li avevamo eliminati, anche grazie ad un mio gol."

Hai esordito con il Rennes, poi cos'è successo?

"Mi hanno spinto verso il prestito per poi tornare più forte, dunque ho deciso di andare al Dijon. Stavo giocando con continuità, ma poi arrivò Pascal Dupraz. Lui sapeva che ero venuto per farmi le ossa e poi andarmene subito e tornare a Rennes, dove avrei potuto avere il mio posto all'interno della squadra. Quindi con la dirigenza abbiamo deciso di andare lontano, solo per migliorare il mio calcio. Quando non ti trovi bene in un posto, è meglio andare lontano e vedere cosa pensano di te altrove. L'Italia sarebbe stato un bel campionato per me per crescere".

Come sta andando?

"Bene, tra virgolette, perché sto giocando. Terminata la stagione con la Salernitana, ho scelto di restare in Italia e ho firmato con la Lazio. Sono un uomo di carattere e ho sete di vittoria, anche se ci sono stati alti e bassi, soprattutto in questo momento. Quindi cerco sempre di essere positivo, dicendomi che è una cosa positiva, anche se domani dovessi perdere. So che è una lezione, una lezione che mi farà migliorare".

In caso di un gol all'Europeo hai fatto una promessa.

"È vero, ho promesso di esultare con un saluto militare. Mio zio si chiama Loum come me, è un generale. Mi riscalda il cuore. È il motore del mio calcio. È lui che ha la chiave, che mi ha davvero tirato fuori tutto. Lui è lì a spronarmi quando le cose non vanno bene".

Sull'Europeo?

"Anche se la gente non si aspetta da noi, siamo ambiziosi. Cerco di spronare tutti i miei colleghi e compagni di squadra a dare il massimo durante gli allenamenti, di incoraggiarli".

Segnerai?

"Segnerò ed esulterò in quel modo, è una promessa".