Pericolo scampato in una trasferta ad alto rischio. Martedì sera la polizia tedesca ha fermato circa 40 tifosi biancocelesti, che dopo le perquisizioni hanno passato la notte in caserma, in stato di fermo. Identificati e rilasciati ieri mattina, ma con il divieto di accedere alla gara tra Dinamo Kiev e Lazio al Volksparkstadion, dove comunque erano presenti 800 laziali. E l'obbligo di rimpatrio. La polizia tedesca era in stato d'allerta già dalla vigilia della partita per la possibilità di scontri tra la tifoseria organizzata biancoceleste e quella del St. Pauli, squadra originaria del quartiere a luci rosse di Amburgo. C'è stata una prima irruzione al momento dell'atterraggio dell'aereo Fiumicino-Amburgo che trasportava molti degli ultras biancoceleste. Seguita, poi, dal blitz in piazza che ha portato al ritrovamento di armi come coltelli da cucina, spranghe e foulard, subito gettate a terra. Motivo per cui è stato contestato il reato di gruppo, lo stato di fermo è durato qualche ora ed è stato soltanto provvisorio.
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Lazio, fermati 40 tifosi biancocelesti ad Amburgo: la ricostruzione
Fermati quaranta ultras biancocelesti ad Amburgo, ai quali la polizia tedesca ha vietato l'ingresso al Volksparkstadion per Dinamo Kiev-Lazio
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