Di Francesco Nese
news
Lazio Time Machine, 9 gennaio 1900: il principio di una storia ultracentenaria
Una temperatura massima di 13 gradi e nuvole che coprivano gran parte del cielo romano: quella del 9 gennaio 1900 sembrava essere una grigia giornata invernale, prima che nove ragazzi decisero di renderla una data storica. Partì tutto dall’idea di Luigi Bigiarelli, sottufficiale dei Bersaglieri, il quale volle partecipare ad una gara podistica, il “Giro di Castel Giubileo”, riservata soltanto a squadre tesserate. Così, con la partecipazione di suo fratello Giacomo Bigiarelli ed altri sette amici, su una panchina di Piazza della Libertà, nasce la “Società Podistica Lazio”. Lo Statuto sociale fu redatto quattro giorni più tardi, il 13 gennaio 1900, ed i soci non furono più nove, ma ben quindici.
E il calcio? Il football, come veniva chiamato all’epoca, è arrivato nella Capitale ufficiosamente un anno dopo la fondazione, nel gennaio 1901, per mano di Bruto Seghettini. Quest’ultimo, calciatore italiano naturalizzato francese, affermando di essere un giocatore del Racing Club de Paris si presentò nella sede della Lazio in Via Valadier 21. Decise di raccontare le regole e le origini di questo sport nato in Inghilterra, oltre a mostrare un pallone costruito con della corda annodata. L’ufficialità della sezione calcistica si ha soltanto il 3 ottobre 1910, dopo che nel 1908 la Lazio si affiliò alla FIF (Federazione Italiana Football). Sempre nel 1910 partecipò ai primi tornei federali e vinse il primo “Campionato Regionale Laziale”, totalizzando 12 punti in 6 partite contro Roman, Juventus e Ginnastica Fortitudo.
Secondo lo storico Marco Impiglia, i colori sociali, al contrario di come molti pensano, non sono stati ispirati dalla Grecia e dalle Olimpiadi. Infatti, tale manifestazione era ancora poco conosciuta in Italia e, inoltre, fino alla presidenza di Fortunato Ballerini nessun giornale denominava i laziali come biancocelesti. A sostegno di questa versione ci sono le foto dei primi anni del ‘900, le quali mostrano gli atleti in maglie completamente bianche e con il solo nome “Lazio” cucito sul petto. Le divise biancocelesti furono adottate a partire dal 15 maggio 1904, data del primo derby della Capitale contro la Virtus giocatosi a Piazza d’Armi e vinto dalla Lazio con il risultato di 3-0.
Un anno più tardi, nel 1905, venne adottato anche lo storico simbolo della società: l’aquila imperiale romana. L’emblema delle legioni romane fu la protagonista del primo stemma: uno scudo a sette bande verticali, quattro azzurre e tre bianche, con in cima proprio l’aquila, la quale tiene con il becco un cartiglio azzurro con la denominazione “S. Podistica Lazio”. Oggi, 125 anni dopo, quei simboli e quei colori sono ancor di più impressi nella storia. Generazioni e generazioni di tifosi hanno sostenuto e sosterranno sempre questo club, continuando a ringraziare quei nove ragazzi seduti su una panchina di Piazza della Libertà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

