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Lazio, un rivale in Serie A loda Sarri: “Per me fonte d’ispirazione”

redazionecittaceleste

Un rivale di Maurizio Sarri durante il prossimo campionato, ha speso belle parole nei confronti del nuovo tecnico della Lazio

Tra meno di venti giorni inizierà uno dei campionati italiani più interessanti degli ultimi anni. I tanti cambi in cambi in panchina hanno portato una ventata di aria fresca e c'è molta curiosità di capire come la vecchia guardia si misurerà con i brillanti tecnici del futuro. Uno dei mister più intriganti del panorama legato alla Serie A è Vincenzo Italiano. Un allenatore capace di vincere nelle serie minori fino a farsi strada nel professionismo, un po' come è riuscito a fare nel corso della propria carriera Maurizio Sarri. Anche se, a differenza dell'allenatore della Fiorentina, quello della Lazio non è mai stato calciatore ad alti livelli.

L'idolo

Di recente l'ex Spezia, in procinto di iniziare quest'avventura viola dopo essere subentrato a Gennaro Gattuso, ha parlato ai microfoni ufficiali della sua società dove ha raccontato chi è stato per lui fonte d'ispirazione. Il nuovo allenatore dei biancocelesti, è forse il mister nostrano che più di tutti lo ha convinto ad iniziare questa avventura in panchina:

Le parole

"Uno degli allenatori più importanti degli ultimi anni è stato certamente Guardiola. Ha fatto grandi cose. In Italia, invece, penso a Sarri. Negli ultimi tempi è stato uno di quelli che ha suscitato maggiore interesse. Prima sulla panchina del Napoli e poi su quella del Chelsea. Ma penso anche a Luis Enrique e alla sua esperienza al Barcellona. Mi piace la sua filosofia calcistica. Il modo di giocare dei blaugrana è sempre lo stesso. Sarebbe bello poter riproporre quel tipo di metodo anche altrove. Zeman è stato fonte d'ispirazione per molti di noi. Attaccava in un modo tutto suo. Uno dei migliori nel riuscire a mandare in goal le sue squadre. Diciamo che questi sono stati un po' gli allenatori che più degli altri mi hanno stimolato a fare questo mestiere. Anche io sono un fautore della difesa a quattro e del tridente offensivo con tre centrocampisti a supporto. Credo che i nomi fatti possano solo insegnare tanto a chi come me vuole fare questo mestiere".