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Lazio-Verona, Casale: “Tudor mi ha dato una carica in più, ora cinque finali”

Nicolò Casale
Le dichiarazioni del calciatore biancoceleste ai canali ufficiali del club biancoceleste in vista della gara di campionato tra Lazio e Verona
Edoardo Benedetti Redattore 

Vigilia di Lazio-Verona, 34ª giornata di campionato. Ancora cinque partite per il destino stagionale dei biancocelesti, a caccia di un posto in Europa e con l'impresa di una cavalcata Champions. Fondamentale fare punti, ripartendo dalle tre vittorie consecutive tra Serie A e campionato. Per presentare la gara è intervenuto Nicolò Casale, uno degli ex della sfida contro i gialloblù. Queste le parole del difensore biancoceleste ai canali ufficiali del club, contenute nel match program della società.

Rammarico oppure orgoglio: cosa ha lasciato la vittoria contro la Juventus?

«Entrambe. C'è sicuramente rammarico per il risultato della gara di andata ma anche orgoglio per aver recuperato una partita difficile, pareggiando i gol presi a Torino, prima di subire, in l'eliminazione, hanno premiato il nostro atteggiamento».

Il destino per un posto in Europa è nelle mani della Lazio, come vanno affrontate le gare che rimangono?

«Per noi sono cinque finali, vanno affrontate come fatto martedi contro la Juventus. Dopo una stagione complicata, fatta di alti e bassi, abbiamo la fortuna di poter sistemare la classifica. Ovviamente non dipenderà solo da noi ma cercheremo ugualmente di finire la stagione nel migliore dei modi».

Conosci molto bene il Verona, una squadra che non molla mai...

«Sono rimasto legato al Verona, ogni volta che posso guardo le sue partite. A gennaio hanno cambiato molto ma sono una squadra solida e forte fisicamente, come dimostrano i tanti duelli vinti. Per questo servirà essere ancora più compatti e incisivi per vincere la partita».

Tudor e soprattutto tuo figlio Leonardo sono stati nuovo inizio per ripartire dopo alcune difficoltà incontrate in questa stagione?

«Ho vissuto dei momenti difficili che fanno parte della carriera di un calciatore, bisogna sempre essere in grado di acquisire gli aspetti positivi per crescere. La nascita di mio figlio e l'arrivo del mister mi hanno dato una carica in più: Tudor ha capito il periodo che ho passato e mi è stato vicino. Ce la sto mettendo tutta per tornare ai livelli dell'anno scorso».

Una stagione fa tu, Romagnoli e Patric, ora c'è stata la crescita di Gila. Il vostro si può definire come uno dei quartetti difensivi più completi?

«Abbiamo fatto bene in molte partite. Su Mario non ho mai avuto dubbi, è uno dei calciatori più completi in squadra e lo sta dimostrando. Ovviamente i 21 clean sheet dello scorso campionato sono arrivati anche grazie al lavoro di tutti, siamo dei buoni difensori ma si può fare ancora meglio».

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