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Lazio-Verona, Zanetti: “Chiedo concentrazione, non possiamo essere presuntuosi”

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Le parole del tecnico scaligero, intervenuto in conferenza stampa nell’antivigilia della partita di domenica alle ore 20:45 contro la Lazio

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La Lazio Sarri sono pronti a tornare all'Olimpicodomenica alle ore 20:45 arriverà l'Hellas Verona di Zanetti a insidiare i biancocelesti dopo la caduta a Como contro i lariani di Fabregas. Il tecnico scaligero è intervenuto oggi in conferenza stampa per presentare la sfida contro la Lazio. Queste le sue parole.

Ci parla dei nuovi?

"Al-Musrati non è ancora ufficiale, ma credo che siamo vicini e dovrebbe accadere in giornata. Sono giocatori funzionali al progetto, con un bel background, che vanno a colmare le zone dove ci servivano giocatori che non fossero scommesse. Sono arrivati 4-5 giocatori di spessori, d'esperienza. Tutti arrivano da situazioni da mettere a posto, ma potenzialmente ragazzi che ci possono dare una grande mano. Orban lo conoscete. Credo mancasse velocità, strappo, è un giocatore che lavora per il gol, è affamato. Non ha grande altezza, ma abbiamo preferito questo tipo di profilo con caratteristiche che ci mancavano. Anche Bella-Kotchap ha potenzialità incredibili, 100kg di muscoli, alto. Arriva da 2 anni di quasi inattività, ma è stato un crack importante da più giovane. Ha scelto l'Hellas per rilanciarsi. Al-Musrati è un giocatore d'esperienza, anche lui sposa in pieno il nostro progetto. Devono essere le nostre nuove colonne".

Tommaso Baldanzi può essere la ciliegina che mancava sulla torta?

"Preferirei non parlarne, oggi è un giocatore della Roma. Non mi va di dilungarmi. La mia storia con lui la conoscete tutti, se arriva sono contento, ha grande talento. Gradisce il Verona, poi tutto il resto non mi compete".

Quanto sono pronti i nuovi?

"Orban e Al-Musrati sono più avanti di Bella-Kotchap, che ha fatto una pre-season ai margini e senza amichevoli. Gli ho detto che prima di tutto deve mettersi a posto fisicamente. Orban ha una cosa burocratica che va fatta. Vediamo se sarà della partita, Al-Musrati farà domani il primo allenamento".

A destra arriverà qualcuno?

"Non lo so, non abbiamo margine per fare tutto. Bisogna fare delle scelte. Si può puntare su un ragazzo come Fallou e far crescere Belghali nel contempo, che è di livello e deve crescere in alcune cose come Fallou. All'Hellas piace lavorare su giovani talenti. Mancano alcuni giorni alla fine del mercato, stiamo valutando".

Atteggiamento straordinario contro l'Udinese. Sono qualità che fanno parte del nuovo Verona?

"Assolutamente sì. Questo mi preoccupa di più, anche se sono contento degli arrivi. C'è una partita importantissima, in trasferta. Non ci possiamo permettere nemmeno per un minuto di non pensare alla partita. Rischiamo di diventare presuntuosi. Alzando la qualità è più semplice, ma non arrivano giocatori che vincono da soli. Dobbiamo mantenere la base mostrata a Udine. Sono i nuovi che devono entrare in questo binario e non viceversa. Le risposte poi devono arrivare sul campo in una sfida difficilissima. La Lazio è una grandissima squadra con un grandissimo allenatore. Chiedo concentrazione. Il mercato non ci deve togliere niente".

Su Giovane

"Non dobbiamo dare al ragazzo nessun tipo di pressione. Arriva da un lungo periodo di inattività. Mi piace non solo il lato tecnico, si allena bene, vuole crescere, è affamato, è onorato di indossare la maglia del Verona. Neanche io posso dire quanto margine abbia. Che sia di livello alto è fuori discussione, la sfida ora è avere continuità e non sarà facile. Dobbiamo dargli tempo. La base da cui parte è alta, questo è evidente, ma voglio farlo lavorare senza chiedergli di vincere le partite. Anche Orban avrà bisogno della squadra, così come se arriveranno altri. È un giocatore forte, il nostro obiettivo è aiutarlo a dimostrarlo in campo".

Quanta identità ha questa squadra? E quale?

"C'è sintonia, è chiaro quello che vogliamo fare, ma mi sto rapportando con tanti giocatori nuovi. Ho sempre detto che vogliamo giocatori che vengano qui come grande occasione, in modo che chi arriva sa cosa pretendiamo dal punto di vista temperamentale. I giocatori che sono rimasti mi aiutano a bruciare le tappe. I giocatori mi aiutano, parlano fra loro e chi è rimasto mi aiuta con i nuovi a far capire cos'è il nostro impianto e il nostro modo di fare calcio. Ho tanti giocatori nuovi e tanti già sono dentro agli undici".

Notizie dall'infermeria verso la Lazio?

"Dobbiamo valutare solo Yellu Santiago. Sta meglio, vediamo se è il caso di rischiarlo. Capiamo se Orban sarà con noi, altri infortuni non ce ne sono a parte i lungodegenti".

Sul rinnovo di Montipò?

"Sono molto contento, anche per lui visto che il contratto lo fa lui. Sono contento anche per la squadra, il suo è un ruolo determinante e ho spinto personalmente perché questa trattativa si concludesse nel minor tempo possibile. Aveva offerte, poteva scegliere benissimo di fare altro, veniva da un ciclo di quattro anni e poteva decidere di chiuderla qua. Ho stima per lui, anche se lo tratto come gli altri".

Ora ci sono più scelte per tutti i reparti?

"Giocatori come Frese sono importanti, perché duttili: può lavorare allo stesso modo sia da quinto che da terzo. Ebosse è di livello, ha recuperato da un infortunio e c'è da decidere in base alla partita e ai dettagli".

Il mercato aperto è una difficoltà in più?

"Io ci sono abituato. Per le società come la nostra è normale, altre si tengono la possibilità all'ultimo di aspettare il momento giusto per cogliere le opportunità. Per noi, egoisticamente, non è del tutto una cosa negativa. È più difficile per un allenatore sicuramente iniziare con il mercato aperto. Il calciomercato potrebbe finire un pochino prima, magari non a campionato iniziato. In generale penso che il calcio vada avanti lo stesso, lo abbiamo sempre fatto e lo abbiamo fatto anche quest'anno. Non sono cose che decidiamo noi".