cittaceleste news Lazio e Women, pioggia di stop muscolari: numeri shock. Campi sotto accusa?

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Lazio e Women, pioggia di stop muscolari: numeri shock. Campi sotto accusa?

Michele Cerrotta
Troppi infortuni muscolari a Formello: non solo i ko nella rosa di Sarri, anche Grassadonia deve fare i conti con tante assenze in gruppo

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Altro che emergenza superata, l’allarme risuona più forte che mai a Formello. Sarri spera ancora di riuscire a presentarsi a Bergamo con le assenze dei soli Castellanos e Rovella (oltre ai fuori lista Dele-Bashiru e Gigot), ma la sirena all’interno del centro sportivo lampeggia ancora rosso. E non solo perché diversi giocatori viaggiano verso una convocazione con una condizione fisica ben lontana dal miglior stato di forma. A preoccupare sono i troppi infortuni, muscolari e non, che dal 14 luglio a oggi non hanno mai concesso alla Lazio di svolgere neanche una singola seduta con l’intero gruppo a disposizione. Dato più unico che raro, a maggior ragione perché non dovuto all’assenza di un singolo lungodegente. La stagione è iniziata sì con l’indisponibilità di Patric e Zaccagni, rispettivamente per l’operazione alla caviglia e per risolvere la pubalgia, ma è proseguita poi con un’inquietante sequenza di stop per le più disparate ragioni.

Escludendo le due situazioni pregresse, da luglio a oggi sono stati ben quindici gli stop che hanno frenato la Lazio. A luglio la mononucleosi che ancora oggi limita Isaksen, la distorsione alla caviglia di Dia, la lesione al retto femorale di Patric al rientro e la lombosciatalgia di Gigot. L’8 agosto la lesione al flessore - semplice affaticamento per la società - che ha tenuto ai box fino a una settimana fa Vecino seguita dalla distorsione alla caviglia di Belahyane. A settembre altri quattro stop: Gigot si è operato alla caviglia, Dele-Bashiru e Lazzari hanno rimediato rispettivamente una lesione al bicipite femorale e una al soleo e Rovella si è fermato per una sindrome retro-adduttoria (pubalgia, ndr). Ottobre ha finora portato in dono infine altri cinque stop: la distorsione al ginocchio di Pellegrini, quella alla caviglia di Dia, e le lesioni di Marusic (bicipite femorale), Zaccagni (adduttore) e Castellanos (retto femorale).

Su quindici infortuni, sette sono di natura muscolare: Patric, Vecino, Dele-Bashiru, Lazzari, Marusic, Zaccagni e Castellanos. Niente alte temperature della prima estate a Formello né la preparazione svolta dallo staff di Sarri: sotto esame invece i campi, rizollati in estate e troppo duri secondo lo staff tecnico biancoceleste. Scenario che sembrerebbe trovare conferme allargando lo sguardo alla Lazio Women: sì aggiungono così il doppio stop muscolare estivo di Benoit e quelli di Goldoni, Simonetti, Mancuso e Karczewska.

La squadra di Grassadonia, in realtà, ha lavorato solo parzialmente a Formello tra la preparazione estiva a San Gregorio Magno e il mese a Cesano tra settembre e ottobre a causa dei lavori che hanno coinvolto il centro sportivo biancoceleste. Contando comunque anche gli stop della Women, tra i sette della prima squadra maschile e i sei di quella femminile diventano tredici gli infortuni muscolari in poco più di novanta giorni, con una media di uno stop a settimana. Una strage sportiva per la quale servirà ben altro che le benedizioni su Formello ipotizzate da Lotito, che si tratti di campi (a Formello e non solo) o strane congiunzioni astrali. Più opportuno indagare le cause e risolvere una volta per tutte un problema che rischia di rovinare due volte una stagione.