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Lazio, Zaccagni ancora capitano? Lo scenario tra premi e questioni interne

Zaccagni
Torna in gioco la questione fascia: la decisione sarà presa più avanti con una riunione, tra i motivi dei dubbi anche situazioni di gestione
Edoardo Pettinelli Redattore 

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Un anno dopo è ancora la fascia da capitano della Lazio ad animare l’estate biancoceleste. Dodici mesi fa la scelta fu della società, per quanto avallata da Baroni, e ricadde su Zaccagni. L’ex Verona all’epoca fu premiato e responsabilizzato dal club dopo la firma del rinnovo, a differenza degli altri big che avevano salutato Formello. Eppure in gioco c’era anche Danilo Cataldi, almeno secondo lo spogliatoio che si era espresso in tal senso con Provedel, Marusic e Romagnoli. In realtà, però, Lotito aveva già scelto di cedere il centrocampista, escludendolo di fatto dalla corsa alla fascia.

Dodici mesi dopo Cataldi è tornato e Zaccagni è reduce da una stagione da capitano. Il suo rapporto con Sarri è ottimo, non a caso l’ex Verona è stato uno dei primi calciatori contattati dal tecnico nel momento del ritorno. Sarri stesso, però, ha scelto di rimettere la scelta nelle mani dello spogliatoio: “Io, a differenza di altri allenatori, non do troppa importanza a quella fascia. Zaccagni può tenerla, se lo vuole lo spogliatoio. Di solito, la indossa chi ha più presenze e anni in una squadra, ma Marusic ci tiene meno di Cataldi, che è cresciuto a Formello”. E proprio a Zaccagni, per non destabilizzarlo, ha esposto l’idea anche in privato.

Stasera contro l’Avellino arriverà un primo indizio, Zaccagni potrebbe anche indossare la fascia. La decisione verrà presa tra questa mattina e oggi pomeriggio, un po’ come accaduto prima del test con la Primavera. Sarà però una riunione più avanti a stabilire chi sarà a tutti gli effetti il capitano per questa stagione. Marusic e Patric sarebbero i prescelti per anzianità, ma entrambi preferirebbero vedere Cataldi con la fascia più di Zaccagni. Dietro questo pensiero non solo l’evidente importanza data dal centrocampista alla questione, ma anche una differente gestione di premi, vacanze e altre questioni interne rispetto a quanto accaduto lo scorso anno. In corsa, poi, anche Romagnoli e Provedel, senza dimenticare Pedro a cui il club aveva già fatto un pensiero.