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Nel giorno dell'anniversario del secondo scudetto della Lazio c'è, ovviamente, grande entusiasmo. Tuttavia, bisogna anche fare i conti con il presente: i biancocelesti dovranno giocarsi il tutto per tutto a San Siro, contro l'Inter, per poter sperare ancora nella qualificazione nell'Europa che conta.
Mattia Zaccagni, numero dieci dei capitolini, ha rappresentato la Lazio alla presentazione del libro “Diluvio e Delirio” che rievoca l’impresa del 1999-2000 e tanti racconti del tempo. Il capitano, per l'occasione, ieri ha parlato di scudetto e di qualificazione in Champions League.
Come affermato da Zaccagni in persona, lui e gli altri ragazzi di mister Baroni credono nel quarto posto, anche se serve battere una corazzata come quella nerazzurra, finalista -insieme al PSG- della competizione più prestigiosa del mondo (per i club). In tutto questo, servirà sperare in un passo falso della Juventus (come 25 anni fa).
Gli scudetti biancocelesti si presentano ogni 26 anni, tanto è passato dal primo (del 1973-74) al secondo (del 1999-2000). E il prossimo anno saranno 26 anni dall’ultimo: che sia il numero dieci della Lazio a fare da ponte? Come dice lui: "Sarebbe qualcosa di magico".
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