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Lazio, Zaccagni super! Ecco quanti punti ha portato il capitano

Zaccagni
Con il gol contro il Cagliari aumenta il numero di reti in stagione e, quindi, di punti raccolti. Per la Lazio il capitano è un trascinatore
Stefania Palminteri Redattore 

Dopo un periodo complicato in campionato, la Lazio è riuscita a strappare i tre punti in casa del Cagliari (2-1). Non è stata un vittoria scontata, anzi, un super Caprile stava per rovinare la seconda gioia in Serie A dei biancocelesti, dopo la gara di Verona. A contribuire in maniera significativa alla vittoria, però, ci ha pensato il capitano Zaccagni.

C'è, infatti, il suo marchio in tutti e due i gol: prima ha segnato, poi ha servito un pallone d'oro a Castellanos. Gol e assist li aveva fatti registrare anche nella prima vittoria del 2025 al Bentegodi: il capitano biancoceleste è una vera e propria garanzia. Fino ad ora sono ben 11 i punti portati al club capitolino: frutto di sette gol in campionato, uno in più dello scorso anno, e quattro assist.

Sopra di lui solamente la punta della Fiorentina Moise Kean, con dodici. Inoltre, quando Zaccagni segna, Baroni vince sempre: Venezia, Empoli, Cagliari (andata e ritorno), Monza, Bologna e Verona. In campo si spende sempre, forse anche troppo: scende e risale; si accentra e si riallarga. Praticamente una fisarmonica. A 29 anni si può dire che abbia raggiunto una maturità calcistica e i dati parlano chiaro: rispecchia perfettamente il modo di giocare del suo tecnico.

Ha libertà nel modo di giocare e la sfrutta nel migliore dei modi: "La mobilità che abbiamo descrivo l'efficacia del calcio di oggi, con sempre meno ruoli rigidi. Ognuno di noi ha più posizioni da coprire, questo ci chiede Baroni. Non bisogna dare punti di riferimento. Io vado molto dentro al campo o resto largo, dipende anche cosa fanno il terzino e il mediano. Tutti movimenti che portano a nuove soluzioni di gioco".

È pur vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità e l'ex Verona sopporta al meglio il peso del doppio incarico: fascia sul braccio e 10 sulle spalle. Era incerto nella gara dell'Unipol Domus, un attacco influenzale lo aveva colpito. Venerdì e sabato non si era allenato, domenica sì e lunedì ha trascinato la Lazio, confermandola al quarto posto: un giocatore totale.