Alberto Zaccheroni, ex tecnico della Lazio nella stagione 2001-2002, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai margini dell'evento del Premio Maestrelli. In particolare, ha parlato di Tommaso Maestrelli e della sua personale parentesi sulla panchina della biancoceleste. Ecco le sue parole.
news
Lazio, Zaccheroni: “Maestrelli modello di vita. Con Cragnotti ho avuto…”
"Maestrelli me lo ricordo come allenatore e me lo ricordo come uomo, anche se non ci siamo mai conosciuti di persona. Mi piaceva il suo stile, il suo modo di gestire la squadra: l'ho sempre ammirato tantissimo. Quando ho iniziato ad allenare, il primo obiettivo, anche se si sogna in grande fin da subito, era il Premio Maestrelli.
Era un sogno perché stimavo l'uomo e stimavo l'allenatore. Riceverlo è stato molto gratificante e lo è ancora oggi. Nel calcio ci sono stati anche altri riconoscimenti, ma il Maestrelli, per me, è il più importante.
Maestrelli alla Lazio ha allenato decisamente meglio di me. Non è stata la mia annata migliore: sono anche subentrato a stagione in corso, come è capitato spesso nella mia carriera. Tuttavia, devo ammettere di avuto un grande feeling con il presidente Cragnotti, che mi ha sempre lasciato lavorare al meglio delle condizioni.
Mi dispiace non aver centrato la qualificazione in Champions League: abbiamo pareggiato a Bologna nella penultima giornata, poco prima del famoso 5 maggio. Quella partita è stata decisiva e purtroppo non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Dopo quell’esperienza è arrivato Mancini e io sono tornato in Romagna".
© RIPRODUZIONE RISERVATA

