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Lazio, Zoff: “Ottimo lavoro di Baroni. Rovella sta dimostrando…”

Dino Zoff
L'ex presidente ed allenatore biancoceleste, intervenuto ai taccuini di Tuttosport, ha parlato del big match contro la formazione di Tudor
Edoardo Benedetti Redattore 

Dino Zoff, prima leggenda della Juventus e poi presidente ed allenatore della Lazio, è intervenuto ai taccuini di Tuttosport per parlare del big match tra le due squadre in programma sabato 10 maggio alle ore 18:00. I tre punti saranno fondamentali per entrambe le formazioni in ottica quarto posto e conseguente qualificazione in Champions League. Di seguito l'intervista completa:

La Juve continua a balbettare: che idea si è fatto dell’annata bianconera?

"È una squadra che non ha ancora una sua fisionomia: ha cambiato tanto, ma sinceramente mi aspettavo un campionato diverso. Hanno palesato troppe difficoltà in questi mesi".

Con Tudor però sembra esserci stata una scossa positiva…

"Si, anche se poi contano i risultati e il traguardo finale per dire se effettivamente c’è stata una scossa".

Uno dei punti deboli dell’attuale Juve sembra l’attacco, con Vlahovic a mezzo servizio.

"Non so quali siano le sue effettive condizioni fi siche, ma ritengo Vlahovic un ottimo giocatore. Alla fine in questi anni è sempre andato in doppia cifra, nonostante vari problemi e disavventure. Il suo recupero sarebbe importante in questo rush finale".

Invece come giudica il cammino dei biancocelesti?

"La Lazio ha avuto un inizio di campionato straordinario, poi è incappata in qualche problemino. Baroni? Il suo lavoro mi sembra positivo. Peccato per l’uscita ai rigori in Europa League, ma ha fatto buone cose quest’anno, al netto della flessione del girone di ritorno".

Il match dell’Olimpico si deciderà in mezzo al campo, dove spicca la crescita di Rovella e Thuram.

"Due ottimi giocatori. Entrambi stanno disputando un grande campionato. Rovella ha qualità e sta dimostrando anche grande personalità: non a caso è entrato pure nel giro della Nazionale. Thuram rappresenta una delle note liete della stagione juventina. È uno di quei calciatori su cui i bianconeri devono puntare forte anche per il futuro, costruendo intorno al francese una grande squadra".

Tra i pali Lazio e Juve sembrano in buone mani con Mandas e Di Gregorio…

"Sono due ottimi portieri, di quelli che parano. Oggi invece diversi allenatori cercano di far giocare coi piedi più chi sta in porta rispetto ai centravanti, snaturando ed esasperando le caratteristiche dei giocatori".

I tifosi della Juventus sottolineano la mancanza di italiani e di senso di appartenenza nell’attuale rosa. È d’accordo?

"I simboli si creano vincendo. Sono i risultati che creano questi legami. Detto ciò: oggi è difficile avere un nucleo di grandi giocatori italiani, perché non ce ne sono tanti di forti in giro".

Chi li ha è l’Inter, che ha scritto la storia in Europa battendo il Barcellona 4-3. I nerazzurri possono vincere la Champions?

"Una partita incredibile. Rivedere una squadra italiana in finale è un avvenimento molto bello per il nostro calcio. L’Inter ha

tutte le carte in regola per vincere il trofeo".

Lei a inizio anni Duemila alla Lazio aveva allenato Simone Inzaghi. Si immaginava potesse fare una carriera del genere in panchina?

"Devo dire di sì. Simone è sempre stato attento ai particolari. Era un ragazzo a modo e molto preparato. Non sono sorpreso dei risultati che sta ottenendo. L’Inter di Inzaghi gioca alla grande e merita tanti complimenti".

A proposito dei suoi ex allievi: da ct della Nazionale affidò il centrocampo ad Antonio Conte, che sta viaggiando verso lo scudetto col Napoli…

"Antonio sta dando un contributo stratosferico. Solo lui poteva realizzare una cosa del genere, pur non avendo la squadra più forte del campionato e tenendo a bada una grandissima squadra come l’Inter".

Chiudiamo la panoramica allenatori con Roberto Mancini, che ha avuto alla Lazio, quando lei era presidente. Si parla di Juve per il Mancio: che ne pensa?

"Roberto è un tecnico d’esperienza e che ha vinto sia in Italia sia all’estero. È una garanzia. Sento che ha voglia di rientrare: dove andrà può sicuramente fare bene".