Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

RIVIVI IL LIVE | Sarri in conferenza: “Situazione unica. Il mercato…”

Sarri
Le parole del mister biancoceleste Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce dal centro sportivo di Formello

redazionecittaceleste

Mancano ormai poco più di 24 ore al ritorno in campo della Lazio. I biancocelesti sono attesi dalla trasferta del Via del Mare contro il Lecce, gara valevole per la sedicesima giornata di campionato. Gli uomini di Sarri riprenderanno quindi il loro percorso in Serie A dal quarto posto, con l'obiettivo di tornare da subito in Champions League. In giornata la partenza verso il salento, poi domani pomeriggio il fischio d'inizio di Marinelli programmato per le ore 16:30. Saranno più di mille i tifosi al seguito dei biancocelesti nella prima trasferta del 2023, sparsi tra settore ospiti e resto dello stadio.

In vista del match, è intervenuto in conferenza stampa il mister biancoceleste Maurizio Sarri.

Cosa si aspetta dai suoi ragazzi?

"Siamo davanti a un qualcosa di unico, forse una situazione simile l'abbiamo vissuta dopo il lockdown. Le reazioni delle squadre non sono prevedibili, l'abbiamo visto anche all'estero con Psg, Chelsea e Barcellona. Il Lecce è una squadra molto ordinata e aggressiva, anche a livello di palleggio hanno qualità. Con le grandi non hanno mai faticato fino a questo momento, bisogna fare attenzione".

Quali sono invece le certezze?

"Qualche giocatore è tornato meglio di altri, spero che l'approccio alla partita sia di livello. Il nostro limite è sempre stata la poca continuità a livello mentale. Negli ultimi tempi siamo migliorati, ma non abbiamo completamente risolto il problema".

Sul mercato...

"Non so se per noi sia un tema aperto. Il presidente è stato impegnato in qualcosa di più importante, quando rientrerà ne parleremo. In ogni caso, non credo ci saranno grandi possibilità di miglioramento. Luis Alberto? Voleva la cessione già prima che io arrivassi, ma alla fine è sempre rimasto. Voi giornalisti parlate sempre di lui e Milinkovic, così l'armonia rischia di spezzarsi".

Sulla sosta e sulle condizioni di Milinkovic e Vecino...

"Non avere competizioni per più di 50 giorni non aiuta. Simulare e fare amichevoli non è il massimo. Chi rientra dal mondiale ha sicuramente delle conseguenze, sia a livello mentale che fisico. I nostri due devono smaltire la stanchezza emotiva e un pizzico di delusione: Sergej è tornato anche un po' acciaccato e ancora non è al 100%".

Un commento su Immobile e il Mondiale 

"Ciro ha risolto i suoi problemi fisici, ha avuto molto tempo per farlo. Non è ancora al top, ma la sua condizione fisica è in crescita. Il Mondiale l'ho visto poco. C'erano un ammasso di buoni giocatori in squadre non organizzate. E' stata una grande pubblicità per il Qatar e basta".

Soddisfatto della posizione in classifica? 

"Due punti di media a partita sono un ottimo risultato. Bisogna proseguire su questi livelli per avere una classifica importante a fine anno, anche se il girone di ritorno sarà più difficile rispetto a quello d'andata. A livello mentale stiamo bene ed è importante perché può garantirci una buona tenuta fisica".

Sulla tenuta difensiva...

"Era impossibile tenere i ritmi di inizio anno. Il pericolo di perdere solidità ci metterebbe in difficoltà, perché la classifica potrebbe peggiorare. Bisogna essere più applicati per mantenere alte le ambizioni".

Cosa si aspetta dai nuovi arrivati?

"E' normale che i nuovi all'inizio facciano fatica, soprattutto chi viene dall'estero. Tutti possono fare meglio, a partire dai più giovani che si stanno inserendo".

Sul terreno dell'Olimpico e del Via del Mare...

"Non ho avuto modo di vedere dal vivo il nuovo terreno dell'Olimpico, ho un report di questa mattina che ancora non ho visto. In ogni caso, avrò un'idea più chiara quando lo vedrò dal vivo, mi fido di più della mia vista. Quello del Via del Mare? Non sembra di grandissimo livello, ma questo è un problema del campionato italiano. Vent'anni fa eravamo i migliori al mondo, adesso non più".