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Leonardi: “Ecco cosa penso della Lazio. Su Baroni e Greenwood…”

Leonardi
L'ex dirigente sportivo ha parlato del momento dei biancocelesti e dei sogni di mercato, ma anche delle possibilità della squadra con Baroni
Edoardo Benedetti Redattore 

È intervenuto ai microfoni di RadioseiPietro Leonardi. L’ex dirigente sportivo ha affrontato diversi temi, dal fallimento della Nazionale agli Europei fino al momento della Lazio, alle aspettative su Marco Baroni e al sogno Greenwood. Queste le sue parole: “L’Italia? Nel 2011 dissi che c’era urgente necessità di fare una riforma dei campionati. Nel nostro campionato siamo oltre il 65% di stranieri, in Spagna stanno circa al 30% e spesso c’è un vantaggio economico a farli giocare a discapito degli italiani. Servono situazioni alternative, valorizzare anche i campionati minori. Poi, nel discorso specifico, possono esserci merito e responsabilità dei tecnici, ma è sempre la punta dell’iceberg”.

Sulla Lazio: “Non stando dentro è difficile capire bene il piano. Prima di tutto bisognerà capire con quale modulo vorrà giocare Baroni. Vedendo i primi acquisti, penso che stiano puntando su un concetto di 4-3-3. Non vedo Noslin e Tchaouna particolarmente idonei per giocare da esterni nel 4-2-3-1. Possono entrambi fare gli attaccanti centrali, ma le logiche del 4-2-3-1 richiedono grande copertura di campo per entrambi gli esterni. Credo che alla Lazio manchi ancora un terzino sinistro, una falla storica. Poi, fosse veramente 4-3-3 servirebbe qualcosa di diverso anche a centrocampo. Quel giocatore che ti da strappi e cambio di passo, con abilità nel fare entrambe le fasi. Forse potrebbe essere Dele-Bashiru, che però non conosco. Per finire, penso occorra anche un difensore centrale potente e veloce che possa dare il giusto ricambio a quelli già in rosa”.

Su Greenwood: “È l’unico vero talento, fra i giocatori preso e accostati. Se la Lazio dovesse prenderlo, alzerebbe significativamente il tasso qualitativo della rosa intera. Greenwood ha valori diversi, certificati anche dai numeri. Poi, nulla toglie che il Noslin della situazione possa rivelarsi una sorpresa, ma lui e Tchaouna partono come giovani di prospettiva che devono ancora dimostrare. Greenwood sarebbe una soluzione inaspettata, ma non ci farei troppo conto. È difficile prenderlo”.

Infine, su Baroni: “Ha dimostrato di portare a casa gli obiettivi, anche se questi erano salvezze. È un’occasione importante per lui. Mi da l’impressione di essere una persona seria, ma arriva in una situazione particolare. Deve tirare fuori gli attributi, l’orgoglio. Dovrà tirare fuori tutto quello che ha. Il popolo laziale si distingue, esprime il proprio giudizio anche manifestando in modo civile. Le pressioni sono forti, ma se lui riuscisse a imprimere nella squadra quella fame e quella voglia di non mollare un centimetro, di guadagnerà la stima del pubblico”.