Quinta giornata di campionato alle porte per i biancocelesti. La Lazio sarà impegnata questa domenica a Firenze alle ore 12:30 contro la Fiorentina, per la prima gara di un mini tour de force che porterà fino alla prossima sosta per le nazionali in programma nella prima metà di ottobre. Dopo i viola, infatti, la Lazio incontrerà la Dinamo Kiev, il Torino, il Nizza e l’Empoli nel giro di quindici giorni. Intanto, per presentare la gara del Franchi, interviene in conferenza stampa dal centro sportivo di Formello il tecnico biancoceleste Marco Baroni. Queste le sue parole.
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RIVIVI IL LIVE | Fiorentina-Lazio, Baroni: “Dia rimarrà trequartista. Sul turnover…”
Che Lazio servirà?
“Gara complicata come tutte, conosciamo le difficoltà ma anche come ci arriviamo. La squadra sta bene, ha svolto una settimana di lavoro buona anche se più breve del solito. Abbiamo fatto un buon lavoro e c’è ancora la rifinitura di domani”.
Come stanno Castellanos e Gigot?
“Castellanos fortunatamente niente di importante ma non voglio assolutamente rischiare. Gigot ha avuto questo problema ieri in allenamento, non sarà disponibile”.
È predisposto per il turnover?
“Sì, dobbiamo utilizzare tutti”.
La scelta fra Castrovilli e Noslin da cosa dipenderà?
“Il sostituto di Taty ha due soluzioni, Pedro e Noslin. Uno parte e uno subentra”.
Arrivano tre trasferte, vedremo ancora una Lazio coraggiosa nell’atteggiamento?
“Sicuramente la squadra dovrà avere lo stesso atteggiamento, non esiste casa o fuori se non per il sostegno dei tifosi. È un fatto mentale, dobbiamo essere sempre gli stessi a prescindere dal risultato numerico. Lavoriamo su questo e mi aspetto una crescita importante”.
Che gara sarà per lei? È mai stato vicino alla Fiorentina?
“Ho fatto lì il settore giovanile e l’esordio in Serie A. Da allenatore ci sono state solo voci, non mi piace pensare a qualcosa di personale inoltre. Giochiamo con una squadra che ha fatto buone partite, con un organico importante e davanti al suo pubblico. Andiamo lì perché è il primo nuovo test fuori casa, dovremo affrontarlo centrando la prestazione come in casa”.
Si aspettava di giocare sabato?
“Avere qualche giorno in più aiuta sempre, ci giochiamo domenica e la testa è lì. Alle cose di cui non ho il controllo non penso perché mi porta via energia”.
Molti attacchi stanno arrivando dalla sinistra. Bisogna equilibrare?
“Dobbiamo attaccare da entrambi i lati, a Udine Lazzari fece tredici cross. Dobbiamo lavorare sugli esteri, abbiamo la possibilità per come giochiamo di farlo. Chiaramente si lavora con entrambi, nell’avere tutti e due i terzini alti serve equilibrio con i mediani. Ma a proposito di equilibrio ho spiegato alla squadra che siamo quella che ha concesso meno ingressi in area. È un dato importante, anche se dopo quattro partite. Far partire le pressioni alte porta benefici da questo punto di vista”.
Qual è il ruolo di Castrovilli?
“Per me può lavorare in tutti i ruoli di centrocampo, anche in mediana. Dia sta facendo benissimo da trequartista e non mi piace spostare i giocatori quando fanno bene. È un mio principio, qualche cambiamento potrà essere fatto ma uno tra Noslin e Pedro potrà fare la prima punta”.
Si aspetta qualcosa in più da Romagnoli?
“Assolutamente non è in discussione. Poi è chiaro che possono esserci variazioni, ma è un punto fermo. Ha lettura, personalità, per me è un giocatore importante. Al momento ho tanti titolari ed è ciò che sto provando a portare avanti con la squadra e all’esterno.”.
C’è un titolare a destra sulla trequarti?
“In questo momento abbiamo dei giocatori, vorrei portarvi molto su questo pensiero, che sono tutti titolari. Se i miei esterni pensano a novanta minuti non ho equilibrio. Devono andare in campo sparando tutto, pensando ai sessanta minuti. Questo serve per dare equilibrio alle due fasi, serve copertura. Tchaouna è entrato bene, col Milan ha pagato lo spessore della partita. Ma anche Isaksen ha fatto abbastanza bene. L’avere due titolari per me è importante, è il messaggio che devo passare alla squadra essendo coerente”.
Come ha visto l’arrivo di Juric alla Roma?
“Non voglio esprimermi, quando un collega viene sostituito mi dispiace sempre. Come vi ho già detto il derby, che sarà fondamentale e importantissimo, arriverà tra molto tempo. Mi dispiace per De Rossi, ma entra un altro collega”.
Che idea si è fatto della Fiorentina?
“Sarà una gara tra due squadre che giocano e attaccano, sarà una partita sicuramente spettacolare. Credo che ci siano tante situazioni nella Fiorentina: gamba, qualità. Dobbiamo essere attenti sulle palle inattive, hanno già fatto tre gol. Biraghi calcia molto bene. Io però ai miei ragazzi chiedo l’aspetto prestativo da non sbagliare in quanto sarà la prima di tre gare fuori casa e servirà lo stesso aspetto prestativo”.
La Fiorentina è la squadra che ha tirato di più in porta, la Lazio quella che ne ha subiti meno dopo Juve e Lecce. Quanto sarà importante subire pochi tiri?
“È importante, serviranno corsa e compattezza. Hanno soluzioni e qualità tra le linee, sarà una gara in cui dovremo andare forte ed essere pronti prestativamente ad affrontare una squadra con cui dovremo lavorare forte”.
Cambierete qualcosa con l’assenza di Castellanos?
“Lavoriamo su tre modalità di cross, ne manca una ma avremo le altre due. Nel calcio è difficile entrare dentro, offensivamente abbiamo avuto tante soluzioni e su questo lavoriamo. Io provo a mettere la squadra nelle migliori condizioni per sviluppare le proprie qualità. L’area va riempita perché va fatto per fare gol. Non cambierà niente l’eventuale mancanza di un giocatore per noi fondamentale e indispensabile, ma una delle forze della squadra è avere questo aspetto mentale di sopperire alle assenze”.
A che punto è la squadra nelle richieste in termini di pressing?
“Il pressing è una delle cose che stiamo provando a portare. Cerchiamo la riconquista nella metà campo avversaria per far fare meno corsa possibile ai nostri esterni, anche se poi nell’equilibrio va fatto”.
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