Direttamente dalla sala conferenze del centro sportivo di Formello Arijon Ibrahimovic, primo acquisto della campagna invernale della Lazio, si è presentato rispondendo alle domande dei cronisti presenti.
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RIVIVI IL LIVE | Ibrahimovic: “Tutto dipenderà da me. Ecco perché ho scelto la Lazio”
Prende la parola il direttore sportivo Angelo Fabiani: "Nel segno di un progetto di ringiovanimento che ci siamo prefissati, Ibrahimovic è un ragazzo del 2005 che era già noto al calcio italiano, ha fatto cose egregie nel Frosinone e ha attirato la nostra attenzione. Devo ringrazia sia lui che il suo procuratore, mi auguro che possa far vedere anche qui quale è il suo valore. Sono convinto che per lui il futuro nel mondo del calcio sarà ricco dio soddisfazione alla Lazio o fuori. Ha delle doti innate, spiccate qualità tecniche, lo abbiamo inserito in un contesto funzionale, senza alterare gli equilibri in uno spogliatoio dove fino a oggi i ragazzi che hanno preso parte alla prima parte di campionato hanno fatto un qualcosa di straordinario insieme al tecnico".
Puoi giocare ala, trequartista, Baroni ha anche detto che potresti fare il centrocampista davanti alla difesa: ma tu che giocatore ti senti e quale è il tuo ruolo preferito?
"Sicuramente preferisco giocare centrocampista ma posso essere usato ovunque, darà il massimo in qualsiasi posizione verrò messo".
A Frosinone hai avuto un ottimo impatto poi sei un po' 'sparito' come può succedere ai giovani, al Bayern ti sei allenato con la prima squadra. Cosa ti manca per acquistare continuità?
"Io mi sono allenato tantissimo in questo periodo in cui sono diciamo 'sparito' ma non ho avuto le opportunità che avrei voluto al Bayern. Posso migliorare sul lavoro, giocare di più e avere più presenza sul campo".
Che idea ti sei fatto del gruppo? Hai parlato con Baroni per le tue prospettive?
"Ho parlato con il direttore, con il mister e con i compagni: credo che avrò le mie possibilità se mi alleno bene e mi impegno. Se do risultati positivi il tutto verrà portato avanti, dipende tutto da me".
Cosa ha in più un ragazzo che cresce in un settore giovanile ambizioso come quello del Bayern Monaco?
"Un ambiente così da motivazione per raggiungere quello che hanno raggiunti i grandi come Muller o Kane. Ho imparato tanto da loro, a essere motivato e a voler raggiungere obiettivi sempre più alti".
Come sono andati questi 6 mesi al Bayern, cosa non ha funzionato e cosa ti ha spinto a scegliere la Lazio? Ti senti pronto per esordire e se ti aspetti l'esordio nel breve periodo?
"Quello che mi ha fatto decidere è stato il dialogo avuto con il club e con tutte le persone coinvolte. Mi sono sentito a mio agio e ho avuto un'ottima sensazione per il progetto che mi è stato presentato. Non so se giocherò presto, tutto dipenderà dalle partite ma io avrò la pazienza e quando avrò l'opportunità darò tutto me stesso".
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