cittaceleste news RIVIVI IL LIVE | Sassuolo-Lazio, Sarri: “Giocatori spariti per giorni. Gli infortunati…”

news

RIVIVI IL LIVE | Sassuolo-Lazio, Sarri: “Giocatori spariti per giorni. Gli infortunati…”

Sarri - Conferenza Stampa
Vigilia del terzo turno di campionato in casa biancoceleste: dal centro sportivo di Formello il tecnico presenta la gara contro i neroverdi
Michele Cerrotta

Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >

Giornata di vigilia in casa Lazio. I biancocelesti saranno impegnati domenica alle 18:00 a Reggio Emilia contro il Sassuolo, per ripartire dopo la sosta e confermare quanto fatto contro il Verona allo stadio Olimpico. Proprio in vista del match, ultimo appuntamento prima della stracittadina in programma la prossima domenica nel lunch match, l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri interviene in conferenza stampa dal centro sportivo di Formello. Segui le sue parole con la diretta scritta di Cittaceleste.it aggiornata minuto per minuto.

Come stanno i nazionali? Che Lazio si aspetta?

I nazionali come stanno bisogna chiederlo ai ct, due li ho rivisti ieri e hanno svolto due allenamenti che non danno indicazioni dal punto di vista fisico. È la difficoltà di questi momenti. Sono già quarantotto giorni di assenza per le soste, senza considerare Coppa d’Africa e Mondiale. I giocatori sono pagati per fare sei mesi, il calendario è completamente da rivedere”.

Come sta Rovella?

Rovella e Zaccagni sono usciti acciaccati dalla Nazionale. Zaccagni ha avuto un’evoluzione positiva, Rovella non sappiamo ancora se sarà disponibile o meno. Domani mattina vedremo cosa dirà l’esame finale del dottore. È una cosa che fa parte delle convocazioni in nazionale, è inevitabile. Te li chiamano, giocano dopo pochi giorni. I tempi sono meno rispettati rispetto ai club. Vediamo chi recupereremo, ma conta l’atteggiamento mentale. Se è quello dell’ultima partita abbiamo possibilità, se è quello della prima no”.

Cosa può dare Romagnoli?

Per esperienza può dare molto. È quello forse più ricettivo e bravo a guidare la linea difensiva. Ma anche quella è una scelta difficile perché Provstgaard in queste due partite ha fatto bene. Sono due sinistri puri, quindi va fatta una scelta”.

Che si aspetta dalla squadra domani? Che avversario è?

Un avversario forte che ha avuto un inizio difficile a livello di risultati. Ma nel campionato italiano Berardi, Pinamonti e Laurienté davanti li hanno in pochi. Inutile guardare la classifica e pensare sia un avversario di livello medio-basso. È una buonissima squadra con un ottimo livello offensivo e un buon centrocampo. Penso non avrà nulla a che fare con la bassa classifica, dobbiamo capire che sarà una partita difficile: serve questa mentalità, consapevoli delle difficoltà da superare. E se non siamo pronti è difficile anche affrontarle: cambiare testa durante la partita è difficilissimo. L’approccio, anche in queste ore, sarà fondamentale”.

Qual è il punto sugli assenti?

Ci aspettavamo di poter recuperare tanti giocatori durante queste due settimane. Vecino, Patric e Lazzari però sono sempre fuori e Gigot si opera lunedì. È una situazione che per noi è pesante. Vecino ha fatto esami strumentali che hanno dato esito positivo, ma il campo dice che il ragazzo non si sente assolutamente a posto dal punto di vista fisico. Siamo ripartiti con un lavoro diverso sperando che anche le sue sensazioni cliniche vadano a posto nella prossima settimana”.

A che punto è Isaksen?

Ha fatto il primo allenamento con noi il 3 settembre, va considerato come gli altri giocatori della rosa al 22 luglio”.

Sa quando e se la Lazio potrà fare mercato?

Io non faccio il commercialista e non lavoro nella Covisoc. A me la società non ha detto nulla, è sempre stata molto serena sul fatto che a gennaio non ci saranno problemi. Vediamo, non sapevo neanche del primo blocco io”.

Quanto conterà il carattere in questa stagione?

La Lazio non può sbagliare approccio, è abbastanza evidente. Anche se l’ultima gara è stata la migliore per palleggio degli ultimi anni, nelle tre stagioni precedenti non era mai successo. Che ci manchino due o tre giocatori che davano qualità individuale diversa è evidente, ma i picchi di velocità media sono stati di 32 km/h. Se consideri che in ogni squadra due o tre giocatori non andranno mai oltre i 30, allora è una cosa importante: significa che almeno tre o quattro vano a 35 km/h. Se riusciamo poi a evolvere e trovare un po’ di qualità in più ben venga”.

Che si aspetta da Tavares?

Se gioca mi aspetto costanza. Poi vediamo se partirà o meno dall’inizio, perché porre una domanda simile significa che si dà per scontato giochi. Ma se gioca mi aspetto rendimento alto anche in fase difensiva, altrimenti ogni volta che si passa in vantaggio verrà sostituito. Anche perché con la gamba che ha fare una buona fase difensiva dovrebbe essere semplice”.

Come sta Dele-Bashiru? Può giocare Belahyane?

Dele-Bashiru è arrivato giovedì dopo 16 ore di volo, non lo abbiamo fato allenatore perché sarebbe stato distruttivo. Ieri e oggi sono stati due allenamenti tattici, è difficile avere le idee chiare dal punto di vista fisico. Si tratta di un giocatore che ha giocato martedì dall’altra parte del mondo, è rientrato dopo due scali e senza mai dormire. Sono ragazzi sottoposti a un tour de force. Per quello che si può vedere in questi tipi di allenamento, sembra stia benino. Ma è difficile dirlo. Belahayne avrà sempre possibilità dal primo minuto, soprattutto se continua a crescere come sembra fare in questo periodo”.

Avrà spazio Dia?

Dia è uno di quelli che è sparito per dodici giorni, ma in questi due giorni mi è sembrato abbastanza vivo e presente. Nelle partite successive vedremo. Io la maglia da lavare a casa non la do a nessuno. Ogni settimana va sudata. Come tutta la squadra, Taty ha giocato male a Como e poi ha fatto una grande gara col Verona. Sta rispondendo e crescendo, in questo momento abbiamo fatto queste scelte”.

Quanto è cresciuto Cancellieri?

Cancellieri è migliorato e maturato, in questo periodo con noi ha fatto anche bene. Poi nell’altra gestione giocarsi il posto con Felipe Anderson era dura: un giocatore straordinario, con un carattere leggermente diverso faceva dieci anni al top. Era in quel momento complicato giocarsi il posto con Zaccagni o Felipe Anderson o Pedro. Ma la sensazione è che sia maturato a livello di persona e migliorato a livello di giocatore”.

Cosa si aspetta da Isaksen e Dia?

Non lo so, per quanto riguarda i raddoppi ne vorrei vedere pochi e mai da chi viene dall’alto. Vorrei vedere il giusto. E vorrei che non ci fosse nemmeno la necessità di farli arrivare da dentro per gestire gli uno contro uno che si creeranno. Ma loro hanno buoni giocatori, qualche difficoltà ce la creeranno sicurante. Dobbiamo avere la convinzione di crearle anche noi a loro. Bisogna avere grandissimo rispetto degli avversari, perché come ho detto prima bisogna essere convinti di potersela giocare con tutti”.

Come sta Isaksen?

Isaksen vediamo l’evoluzione, rispetto alla scorsa settimana mi sembra meglio. Ma, se devo fare un paragone, è come gli altri al 22 luglio: con dodici allenamenti. Dia sta facendo anche abbastanza bene. Ora abbiamo scelto Taty davanti ma non è che sono deluso da Dia, assolutamente”.

Neanche per i portieri c'è una maglia assicurata?

Vale anche per i portieri. Vediamo di gara in gara, se potessi li farei esplodere tutti”.

Ci sono date per gli infortunati?

La vicenda Vecino insegna: in questo momento non abbiamo date fissate, a volte ci sono divergenze tra l'esame e la clinica del giocatore. Dare una data solo basata sui controlli è pericoloso, le sensazioni del ragazzi diventano una priorità. Speriamo di recuperare Patric tra 7-8 giorni e Vecino la prossima settimana”.

Guendouzi quanto può segnare?

La sua storia dice più vicino a cinque gol, non ha mai segnato tanto. Ma sta entrando in una fase della carriera in cui può esprimersi al top e avere evoluzioni positive. Se segna sono contento, ma conta anche la fase difensiva e per me la sua è importantissima. Se per fare 8 gol e non 5 ce ne fa prendere cinque in più, meglio non cambi. Ma è in un’età e una maturità che può permettergli di esprimere il meglio di sé”.

Cosa servirà per battere il Sassuolo, palleggio o gamba?

Col Verona abbiamo anche palleggiato, a differenza di quanto fatto nel precampionato e a Como abbiamo attaccato di più gli spazi. Se il palleggio serve per aprirli e attaccare gli spazi con e senza palla va benissimo, se diventa fine a se stesso va meno bene. È un misto delle due cose che può diventare importante per noi”.

Si aspettava più collaborazione dalle nazionali?

L’acciacco di Rovella forse è stato sottovalutato, altrimenti lo avrebbero fatto rientrare. Non vedo altre motivazioni. Poi se si entra nei meandri delle nazionali africane mi tiro indietro perché non so che dire. Non ho conoscenze dirette. Ma per esperienza dico che solitamente tornano disintegrati, poi se sia dovuti ai viaggi o agli allenamenti non lo so. Chi rientra dalla Coppa d’Africa di solito ci vuole moltissimo per rimetterli a posto”.