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Lotito: “Lazio sana ma penalizzata da un blocco che non ha senso”
Va dritto per la sua strada Claudio Lotito. Anche dopo la pubblicazione del bilancio al 30 giugno 2025 il presidente della Lazio non arretra e anzi rilancia sulle colonne del Corriere della Sera: “La Lazio è una società sana. Lo dimostrano gli investimenti fatti per esempio su Formello o per la progettazione dello stadio. Questo è un club virtuoso, ma il blocco del mercato ci ha penalizzato. Non abbiamo potuto sfruttare alcune plusvalenze, circa 20-30 milioni, che avevamo programmato”. Ma non solo.
Lotito spiega di non aver potuto effetuare determinate operazioni in programma: “Io stesso ho deciso di non vendere alcuni giocatori, per quanto le offerte fossero convenienti, perché non avremmo potuto sostituirli. Vogliamo sfruttare il player-trading, come fatto con Tchaouna. Ma così eravamo impossibilitati a farlo. I nostri giocatori hanno qualità riconosciute”. Poi ancora una volta l’attacco a norme che lui stesso aveva firmato in passato: “Non aveva senso usare un metodo nel primo semestre, abolirlo dal primo luglio e usarne poi un altro. Da adesso ci si è adattati alla Uefa: questa società non ha leasing, bond o mutui aperti. I vari investimenti fatti ci hanno però penalizzato: lo considero un controsenso”.
Infine la previsione sul futuro della Lazio: “Per fotografare il vero stato di salute di una azienda andrebbe introdotto l’indice di solidità, che dovrebbe tener conto anche del patrimonio. Noi abbiamo 350 milioni di patrimonio immobiliare, e questo senza avere ancora uno stadio di proprietà. La rosa vale altri 350 milioni. Dal 2027 recuperiamo circa 25 milioni di cassa fra i debiti spalmati col Fisco anni fa, quelli per il periodo Covid e, se tutto andrà bene, risparmieremo sull’affitto dell’Olimpico”.
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