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Lazio, Lotito: “Milinkovic? I rinnovi si fanno a scadenza”, e sulla Juve…

Lotito premiato
Le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, presente al "premio Colalucci" presso la "Casa del Jazz" di Roma

redazionecittaceleste

Presente tra i volti noti in lista per ricevere il "premio Colalucci", una volta salito sul palco il presidente Lotito ha parlato di diverse tematiche. In primis il patron della Lazio ha detto la sua sulla situazione in Lega: "Si tratta di creare un clima di collaborazione, l'unione fa la forza, da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo inserito una donna in Lega (Rebecca Corsi, ndr), stiamo facendo sul serio. È la prima che è stata eletta. Se l'ho spinta io? Ha l'esperienza, ha gestito il calcio femminile, l'Empoli. È una città che riesce a sfornare sempre talenti. Giusto che ricopra un ruolo all'interno della governance. La presenza di una donna è un tocco di cambiamento, trasparenza, sensibilità diverse. Un comportamento che sia all'insegna del rispetto delle regole"

Poi sull'Italia: "Siamo fuori dai Mondiali, alcune persone dovrebbero farsi delle domande e darsi delle risposte. Non penso dipenda dalla Lega di Serie A. Non significa che in Italia non ci siano giocatori di qualità. Pongo interrogativi: come mai Immobile è diventato capocannoniere e Scarpa d'Oro e in Nazionale non segna così tanto. Juventus? Non faccio il magistrato. Tutti quando vincono salgono sul carro, poi scappano quando c'è qualche problema scappando dalle persone da cui tutti si sono abbeverati. Vendita di due giocatori, se non c'era la Juve non incassava 160 milioni. Oggi tutti parlano male della Juve, ma ha contribuito al sostentamento del calcio italiano".

Ancora sul caso della società bianconera: "Rischio che si allarghi? Non so, non conosco i comportamenti delle altre squadre. Sicuramente non si allargherà coinvolgendo la Lazio, Questo per me è un fatto di orgoglio e tranquillità. Soprattutto per il modo in cui sono partito, una situazione drammatica. Agnelli? L'ho visto al Senato e l'ho abbracciato. Consigliato qualcosa? No, non c'è problema. Mi ha dato un'impressione dal punto di vista umano non giusta rispetto a ciò che ha dato al calcio italiano. Dire che la Juve sia il male del calcio italiano non è giusto. Oggi tutti si scatenano per creare dissidi nei confronti della società bianconera. Un conto è la politica, un altro il valore umano. Andrea (Agnelli, ndr) è uno che lavora. Ci incontravamo in ufficio da me alle 8, vuol dire che si svegliava alle 5, alle 6. Plusvalenze? Non so cosa siano, io sono per le valenze. Quando uno vale, lo mette sul campo. Valgono i fatti, nella vita contano i fatti e non parole".

Milinkovic

Su Milinkovic: "I contratti si fanno quando scadono. Dal punto di vista tecnico, la Lazio ha interesse perché è un grande giocatore e un grande uomo. Mi auguro che altrettanta valutazione la faccia il giocatore. Appuntamento in agenda? Che stiamo facendo calciomercato? Nella vita tutto ciò che ha inizio ha fine, a partire dalla vita stessa. Milinkovic è un giocatore su cui la Lazio punta, è un valore aggiunto. Quello che manca sono i presidenti, non abbiamo problemi a trovare giocatori o allenatori. Gli italiani rimasti sono pochi, che lo fanno con dedizione. Il denaro non è tutto nella vita, conta il cervello e le idee".

Infine le parole di Lotito sul passato e Zarate: "Uno su cui ho investito tutto è Zarate, non è stato assistito... Quando la mente non corrisponde al fisico, rischi di essere scollegato e rimanere per strada. Il problema è la capacità di gestire le proprie risorse".