Lotito vicino a diventare il presidente più longevo della storia della Lazio

Il mercato di gennaio si chiude quasi con un nulla di fatto. Arrivano Kamenovic - su cui Sarri aveva già dato il proprio parere - e Jovane Cabral, all’apparenza l’unico tra i tanti attaccanti sondati che la Lazio è stata in grado di acquistare. Facile immaginare, a questo, punto, come l’allenatore biancoceleste possa non essere particolarmente entusiasta del risultato. Risultato che, però, non rappresenta nemmeno la ciliegina sulla torta per Lotito. Il presidente della Lazio, infatti, proprio in questi giorni ha tagliato un traguardo molto importante. Sebbene con un piccolo rebus.

La Lazio infatti, a cento anni esatti dal precedente primato, vede un nuovo presidente balzare in cima alla classifica di patron più longevo del club. Fin qui, infatti, il titolo era spettato a Fortunato Ballerini, che guidò la Lazio dal 29 maggio 1904 al 22 febbraio 1922. In quella data l’ex presidente biancoceleste si dimise a un passo dall’entrata nel mondo del professionismo nel calcio, fermamente convinto della forma dilettantistica. C’è però un dettaglio destinato a far discutere gli amanti delle statistiche. Ballerini, infatti, tra l’aprile e il febbraio 1914 si dimise dalla carica a causa di alcune motivazioni personali, legate al suo assegno pensionistico. Se non si considera questa assenza, allora, bisognerebbe aspettare ancora qualche mese per vedere certificato il nuovo primato stabilito da Claudio Lotito.

In questo caso, infatti, l’attuale patron biancoceleste diventerebbe il presidente più longevo del club il 15 aprile 2022. Considerando invece semplicemente i giorni di presidenza, Lotito è arrivato oggi a 6406 giorni di presidenza, oltre 200 in più rispetto a Ballerini. In questi diciotto anni di presidenza, Claudio Lotito è riuscito a mettere in bacheca ben 6 trofei, gli stessi di Sergio Cragnotti - a cui si aggiunge però quello vinto con Dino Zoff in carica. Trofei meno importanti - tre Coppa Italia e tre Supercoppa Italiana - ma non per questo meno significativi per la squadra italiana più vincente dopo i bianconeri negli anni del dominio della Vecchia Signora. Non abbastanza, però, per riuscire a chiudere quest'inverno un mercato all'altezza di questi successi e delle ambizioni per la Lazio del futuro.