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Figc, Lotito respinto dal Consiglio: “Mia esclusione? Illegittima. Situazione kafkiana”

Figc, Lotito respinto dal Consiglio: “Mia esclusione? Illegittima. Situazione kafkiana”

Le parole di Lotito fuori dalla Figc

redazionecittaceleste

Stamani in maniera abbastanza inaspettata il presidente della Lazio, Claudio Lotito, si è presentato in via Allegri, sede della Figc, per prendere parte al Consiglio Federale previsto per le ore 12. Nonostante convinto di poter partecipare, il patron biancoceleste è stato respinto. Il motivo ovviamente la sentenza in merito al processo tamponi. Eppure Lotito non è d'accordo.

Appena uscite le motivazioni dell'ultimo processo (quello di terzo grado) nella giornata di ieri, oggi il presidente del club capitolino era convinto di potersi presentare. Ecco le sue parole all'uscita dalla Figc: "Il diritto non viene interpretato, ma va applicato. Dire che la sentenza non prevede l'annullamento del provvedimento non è giusto. Leggete la sentenza e capite se è stato annullato quanto deciso in primo grado oppure no. Il problema è che mi si impedisce di esercitare il mio ruolo da consigliere federale, eletto democraticamente".

E continua: "Ora ci penseranno gli avvocati. Le sentenze sono immediatamente esecutive. Perciò quando c'è il provvedimento di un giudice deve essere applicato. Poi se il provvedimento viene annullato come è stato, non vedo dov'è il problema. Fin dal 7 di settembre avrei potuto partecipare, però ho voluto attendere le motivazioni. Il Collegio di Garanzia ha rinviato il caso di nuovo alla Corte d'Appello per alcuni temi che sono caducati come la culpa in eligendo, la culpa in vigilando e la responsabilità diretta".

Sulla responsabilità diretta: "Non sono stati neanche ascoltati i pareri degli esperti dal punto di vista scientifico. In più, in una società con 17 medici, un direttore sanitario e un responsabile medico e tantissime strutture all'avanguardia non capisco che responsabilità possa avere io"

Su Gravina: "Gravina mi ha detto di uscire dall'aula perché squalificato. Se li ho presi in contropiede? No. Dal momento che c'è una sentenza e un atto di notifica, io sono un uomo libero. Al massimo posso essere sottoposto ad un mero deferimento, perché le condanne precedenti sono state annullate e rinviate per una nuova valutazione alla Corte Federale. Perciò interpretate un po' voi come stanno le cose".

E aggiunge: "Io tra l'altro ho già scontato sei mesi se andiamo a vedere. Siamo veramente a un livello kafkiano. Comunque sono sereno e tranquillo. Io so di aver agito nel rispetto delle regole. Bisogna che chi di dovere se ne accorga. Il terzo giudizio esiste proprio per questo, ovvero per modificare dei provvedimenti abnormi, e quello contro di me è stato un provvedimento abnorme".

Questa la lettera letta nell'aula del Consiglio dal presidente della Lazio: "Il Consigliere Lotito, ritiene illegittimo il rifiuto di consentirgli la partecipazione al Consiglio Federale odierno, giacche’, fin dal 7.09 scorso data di deposito del dispositivo emanato dal Collegio di Garanzia del Coni, non esiste alcuna sanzione che possa impedire il suo diritto di esercitare le funzioni di Consigliere Federale e quindi di partecipare al Consiglio Federale odierno: allo stato nei suoi confronti pende un mero deferimento, essendo stata annullata la sanzione e disposto un nuovo giudizio".